SPORT & ORTOPEDIA - Professor Lovati e Lalaziosiamonoi.it: il colpo di frusta cervicale

06.02.2013 10:17 di  Marco Valerio Bava  Twitter:    vedi letture
Fonte: lalaziosiamonoi.it/Stefano Lovati/MarcoValerio Bava
SPORT & ORTOPEDIA - Professor Lovati e Lalaziosiamonoi.it: il colpo di frusta cervicale

Nuovo appuntamento con la rubrica “Sport&Ortopedia”. Distrazione cervicale, più comunemente chiamato “colpo di frusta”, argomento delicato, perché spesso causato da incidenti in auto. Ma non solo. Anche chi pratica sport come sci o rugby, può esserne vittima. Con la guida del Prof. Stefano Lovati, Responsabile ortopedico della S.S. Lazio calcio e Responsabile Sport Clinique Paideia, andiamo a scoprire cause, sintomi e cure di questa patologia.

IL COLPO DI FRUSTA CERVICALE
La distrazione cervicale conosciuta anche come “colpo di frusta”, è uno degli eventi traumatici statisticamente più frequenti negli incidenti stradali. Le donne risultano maggiormente destinate a lesioni permanenti in ragione del minore sviluppo della massa muscolare del collo. Si tratta di un movimento brusco traumatico non controllato da flesso-estensione del rachide cervicale sino alla fine delle sue possibilità di escursione. Una simile sollecitazione traumatica di tipo successivo comporta un’azione di accelerazione-decelerazione del capo con trasmissione di forze improvvise e di varia intensità  a carico delle strutture molli della regione posteriore del collo e delle articolazioni delle vertebre cervicali. Si tratta di una lesione  spesso sottovalutata o addirittura trascurata nell’immediatezza del trauma, ma la cui evoluzione nei giorni o anche nelle settimane successive può dar luogo a molteplici e complesse alterazioni clinico-funzionali. Nei casi più gravi, tale meccanismo può provocare lesioni dei legamenti, erniazioni discali o fratture vertebrali, sindromi neuro vegetative, viceversa nei classici casi di distorsione cervicale meno gravi, si potranno avere soltanto danni legamentosi e muscolari da stiramento e contusione delle strutture articolari. Va specificato che il colpo di frusta non si verifica solo in caso di incidenti automobilistici, ma si riscontra frequentemente anche nei traumi sportivi (basket, pugilato, rugby, sci)


Sintomi

Ogni colpo di frusta è diverso a seconda dei tanti fattori che possono variare a seconda dei casi: l’età del paziente, la dinamica dell’incidente, le condizioni osteoarticolari, la velocità al momento dell’incidente, la direzione di impatto. Alcuni sintomi possono manifestarsi subito dopo l'incidente altri anche a distanza di giorni: dolori o indolenzimento del collo, mal di testa, indolenzimento e formicolii tra le scapole, nelle braccia e nelle mani. Alcune persone possono avere acufeni (ronzii e rumori nelle orecchie), vertigini, nausea, visione disturbata, ipersensibilità alla luce, dolori dietro gli occhi, disturbi del sonno. Il colpo di frusta può generare limitazione articolare e alterazione della funzionalità motoria

Diagnosi

Di estrema importanza è l’anamnesi, e la descrizione del trauma, si passa poi ad un attento esame clinico volto ad esaminare zone di dolore, e di limitazione funzionale antalgica del collo, inoltre si devono far eseguire al paziente prove di stiramento radicolare per valutare la presenza di parestesie delle dita, e dei test neurologici. A volte si rende necessario un esame radiografico del rachide cervicale (qualora non fosse stato effettuato in pronto soccorso), e uno studio RM per valutare al meglio le eventuali alterazioni strutturali.

 

Terapia
Il comportamento terapeutico varia a seconda del trauma. Nei casi in cui si è accertato l’assenza di danni all’apparato scheletrico, si propone al paziente un periodo di riposo articolare e muscolare utilizzando un collare cervicale semi rigido da portare quando si sta in piedi. La terapia farmacologica deve essere prescritta dal medico e prevede di solito farmaci antinfiammatori e miorilassanti. In una seconda fase (circa dopo 7 giorni), si passa alla fase riabilitativa che prevede l’impiego di macchinari tipo laser, tecar, correnti antalgiche, integrate con dolci massaggi superficiali e caute mobilizzazioni. A volte si rende necessario l’intervento di validi osteopati per ripristinare un corretto movimento delle articolazioni. 

Collare si, collare no

Argomento assai controverso, per taluni l’uso del collare avrebbe un effetto dannoso ritardando il processo di guarigione sostenendo che il riposo e la limitazione articolare, innescherebbero una rigidità muscolare dei paravertebrali e delle faccette articolari. Personalmente prescrivo il collare nei casi veramente necessari e per pochi giorni essendo convinto che per ridurre il dolore è più efficace la mobilizzazione terapeutica piuttosto che un lungo periodo di riposo funzionale.

Complicazioni

La maggior parte delle lesioni è dovuta ai tamponamenti. Il nostro paese al 1° posto nel mondo nell’ambito dei risarcimenti per questa “patologia”. Trattandosi pertanto di una affezione che spesso sfocia in richieste di rimborsi medico legali il danno alla persona deve essere  rilevato obiettivamente e non solo supposto in base alle segnalazioni soggettive allegate dal periziando. E’ indubbio comunque, che se non trattate con attenzione, alcune distrazioni cervicali possono portare a fastidiose limitazioni funzionali, e a ricorrenti recidive.  

Per ulteriori approfondimenti su problemi di natura ortopedica il Professor Stefano Lovati, vi invita a contattarlo direttamente alla sua email, o visitare il suo sito internet. Cliccate sui rispettivi banner per il link desiderato.
 

                                    

 

                  

 

        

 

 

 

Dottor Stefano Lovati
Specialista in ortopedia e traumatologia
Responsabile ortopedico  S.S. Lazio calcio
Responsabile Sport Clinique Paideia