Cos'è un mese rispetto all'eternità?

26.06.2013 19:27 di  Lalaziosiamonoi Redazione   vedi letture
Fonte: Andrea Francesca - Corso d'Informazione Sportiva de Lalaziosiamonoi.it
Cos'è un mese rispetto all'eternità?
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Quanto può essere relativo il concetto di tempo. Assume una connotazione a seconda degli eventi. Un mese può essere un periodo lungo di tempo in relazione a determinati fatti o avvenimenti, mentre può essere un intervallo di tempo trascurabile per tanti altri. Cosa può rappresentare un mese rispetto all’eternità? Assolutamente niente. Sì, l’eternità. Quel 26 maggio di un mese fa ha consegnato all’immortalità gli uomini con l’aquila sul petto, perché quella che si è giocata era la partita da non perdere, quella che non avrebbe mai visto rivincita, quella che valeva l’inferno o il paradiso, quella che sanciva la vittoria eterna. Un mese di sfrenato delirio, in cui il tempo non ha minimamente scalfito le sensazioni di quella giornata. Si avverte persino il malessere al solo pensiero del pre-partita, sale l’adrenalina al ricordo dell’ingresso allo stadio, risuonano ancora nelle orecchie le note di ‘Morning Glory’, e soprattutto abbiamo davanti agli occhi quell’istante lungo la storia di una città, in cui quel corridore col passo un po’ scordinato, ha cambiato il proprio destino e quello di un popolo. Ore 19 e 27 minuti, cross di Candreva, Lobont cerca di allontanare, Lulic rete. L’esaltazione di un attimo che si è sottratto allo scorrere del tempo, anzi lo ha sconfitto; l’estasi di un istante divenuto immortale. Poi Mauri che alza la coppa in uno stadio esclusivamente biancoceleste, perché ormai il nemico non esiste più. Del resto si sapeva dopo quel 26 maggio niente sarà più come prima. E allora si, un mese è niente rispetto all’eternità.