Top&Flop di Napoli-Lazio - Il Racconto dei Racconti

01.06.2015 10:00 di  Luca Capriotti  Twitter:    vedi letture
Fonte: Luca Capriotti
Top&Flop di Napoli-Lazio - Il Racconto dei Racconti

"Tranquilli. E' solo la partita più importante della Stagione".

Vigilia - Higuain, ma poi perché questa conferenza stampa, se ne va l'allenatore, lotteranno per lui, no è proprio per caricare i suoi nemici, è un passo falso, è una genialata, lo Stadio pieno del San Paolo, il Fersini pieno del Giovedì, i cambi Pioli non mi sbagliare i cambi, tutto in 90', il Racconto dei Racconti, Higuain mamma mamma mamma sai perché mi batte il corazòn. Ho visto il gol di Onazi. Ho visto il gol di Onazi. O mammà, in Champions io son! Ah NONNO, LA MUSICHETTA NONNO, LA CHAMPIONS!

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Se io fossi Maradona, vivrei come Onazi - Nel tempio del Calcio. Dove ha posato i suoi piedi Diego Armando Maradona. Dove si è intrecciata la leggenda e la tragedia di uno dei giocatori più forti di tutti i tempi  entra Onazi, all'83', dopo la grande paura. Entra Onazi. Vedi Onazi, e poi Muori.

Se io fossi Maradona, morirei come noi - Parolo, ha segnato Parolo. Si mischia tutto, dai GUIDO, il diluvio del Curi, tutti fermi sul campo ad aspettare, Calori, no Parolo, ha segnato Parolo. L'ha appoggiata appena. Forse Inler la devia col pensiero. La forza del pensiero Johnny è  quasi magia, Parolo, è quasi magia. Il pallone entra. Il San Paolo entra nel vuoto cosmico dove eravamo noi, e non ci siamo più. Si chiama Europa League, Bellezza. E' dura, ma sono accoglienti, quelli della Dinamo Minsk, non temete.

Se io fossi Maradona, la preparerei come noi - Ci ha segnato Yanga, ma ci aveva segnato Iturbe, ci ha segnato la Juve, ha segnato la Juve due in una settimana, non je la faccio nonno, non je la faccio, cosi è dura, così è dura nonno, due in una settimana soltanto, 120', sento puzza di sola nonno, st'estate prepariamo l'Europa degli sfigatelli nonno, quella che se la giochi la maledici e se non la giochi te senti tanto tanto tanto più in forma. Onazi, nonno. Ha segnato Onazi. Ah NONNO, LA MUSICHETTA NONNO, LA CHAMPIONS!

L'Azione - Ledesma, proprio lui. L'uomo più rottamato dagli altri, ma è lui, quello dello Scaldabagno, del primo Scaldabagno al Derby.  Quello che gli altri hanno sempre lasciato nell'angolo. Quello che una volta è stato talmente lasciato nell'angolo che ha fatto causa. Proprio lui. Quello che tutti dicevano. E' vecchio. E non si ricordavano che l'ultimo che je hanno detto è vecchio. Co sta maglia addosso non c'ho paura di niente. Ledesma, co sta maglia addosso non ha paura di niente. Sotto ha la maglia per Giorgia, Ledesma.  Ledesma che era il mio supereroe da bambino, Ledesma che parlava poco, Ledesma che quando sorrideva capivi che la battuta era bella davvero, Ledesma che quando sorrideva scaldava, perché quando sorride un Laziale scalda. Scalda tanto. Ledesma tiene questo pallone, solo amore LEDE, PER TE SOLO AMORE, lo tiene fino all'area di rigore. Lo tiene, poi vanno in scivolata, ma il pallone va verso uno che è entrato, un'altro che ha saputo aspettare, si incunea tra due difensori, la appoggia piano. La appoggia piano, tra le nostre mani, sta Champions. La appoggia piano, tra le nostre mani, questa musichetta della Champions. La appoggia piano, tra i nostri occhi. Che piangono.

Se io fossi Maradona, piangerei come noi - Piangi, Laziale, piangi. Sia santificata la Champions tua.

La difesa a 3 - Waiting4 difesa a 3. Pioli contro Higuain schiera il giusto mix tra santità e squarci. Mauricio. Ha appena terminato il torneo annuale di combattimento tra galli e lui, mena, sgomita, svetta di testa. Va in difficoltà, si fa puntare, resiste, si fa saltare ma ritorna sull'uomo. De Vrji. Ao, regà, stamo n'Europa. Santiago. Prega per noi. E per quelli che non je ha aretto la botta del rigore di Higuain.

Il rigore di Higuain - Rigorosamente fuori area. Higuain, come da solenne tradizione ci ha già purgato due volte. Ha riportato a galla il Titanic, sulla forza del suo passato madridista e della sua classe immensa. Higuain, mamma, ci ha segnato Higuain. I cambi Pioli, pigliamo n'imbarcata Pioli, sbrigate. Higuain, si presenta davanti al dischetto. Marchetti tra i pali ha esultato, si è scosso, si è frantumato 6 vertebre, esulta e soffre. Poi Higuain. Marchetti si muove. Lei, la mia Lei, mi guarda. Capisce che siamo al bivio della nostra vita, della Lazio, di tutto quello in cui credo. E mi chiede: "E' forte?". E io: "Ci segna sempre. Li segna sempre". Con la faccia tra le mani. In piedi. Con le lacrime già in pole position. Poi Santiago prega forte per noi. Poi il Dio del Calcio, se esiste, si ricorda che ha messo di fronte stasera due squadre dalle stagioni profondamente diverse. Si ricorda che un tempo era attratto di brutto dalle belle forme di chi proponeva un calcio estetico, bello, bonazzo da far paura. Si ricorda di tutti quelli che sono là sopra, con la maglia della Lazio, a dirgli. Era fuori area. Non te stai a regolà. Juve, Roma. E questa era fuori area. DOPPIO PALO. DOPPIO PALO, E QUESTA ERA FUORI AREA. YANGA. E QUESTA ERA FUORI AREA. E su Higuain scende una grande Nube. Che dalla parte di Marchetti, mostra un video del gol di Ledesma al Derby, prefigurazione di quel che avverrà. E dall'altra parte è oscurità, errore, fallimento. Higuain sbaglia. E noi, semplicemente noi. Gridiamo ti amo. Al calcio. A Lei. A tutto quello che si muove, che respira. Ma più di tutti a quelli che in alto gridavano. DOPPIO PALO. E stavolta, una mano, dai loro affari che non sono i nostri affari, ce l'hanno data. La mano che ora stringiamo, la mano che ora ricordiamo, la mano che un tempo era con noi. E pure ora, più forte di prima, la sentiamo.

Romoletto - Parte nel più classico dei contropiedi. Quello in cui hai tempo di pensare. Perché la porta non è vicina. Poi la porta è vicina, e no, non hai più tempo di pensare. L'ha messa dentro. Siamo due a zero a Napoli. Siamo di due infarti in debito con la sorte.

Romoletto ovvero la vita è un contropiede - E' tutta una corsa. Corre per recuperare palloni. Corre per coprire. Siamo due a due, lo inquadrano mentre Pioli gli dice mi serve che copri la zona da Torpignattara al Labaro. Ce la fai? E lui dice sì. Romoletto, dal Cesena. Romoletto, siamo in Champions, Romolè. Te vojo bene Romolè. Ho la barba come te Romolè, perché t'ho sempre voluto bene, perché la devia Goicoechea, te voglio bene perché sei dell'87. Che è una generazione in contropiede, che deve rischià lo scatto decisivo perché quest'occasione hanno, e basta. Te voglio bene perché quando perdevamo tu eri sempre il migliore, quando vincevamo tutti sembravano te, quando pareggiavamo. Ma quando mai abbiamo pareggiato, quest'anno. Romolè, te voglio bene. Te lo voglio dì forte. Portace a vince in Europa. Portace a vince in Europa, perché noi vogliamo andare a vincere in Europa, per cantare la canzon che fa. Onazi, Romolè, vedo tracce di Onazi dovunque, ha segnato Onazi, Romolè. Onazi, portace in Europa. Ah NONNO, LA MUSICHETTA NONNO, LA CHAMPIONS!

Pioli - La Champions, Pioli, la Champions!

Pioli - Rischia di perdere tutto. E' una notte folle da Laziali, dove in un attimo tutto sembra perduto e l'attimo dopo si canta fino all'alba, dove un attimo tira il rigore Higuain e l'attimo dopo sono in 10000 al Fersini in delirio. Grazie Mister. Questa squadra parla e gioca come tu hai pensato,e  Santiago ha pensato sin dall'inizio del mondo. Tu sai quanto è stato difficile ricompattarla, rimetterla in sesto, ripensarla e farla vincente. Chi sei, Pioli non lo sai. Però, presto lo scoprirai. Ci vediamo ai Preliminari, Pioli. Ci vediamo in Champions.

Basta - "Il Bambino Basta è atteso al capolinea di Battistini. Segni di riconoscimento. Sbarella."
Basta - I sogni dell'alcol, so diventati realtà.
Basta - A furia de sbarella, c'ha portato in Champions
Basta -  THE CHAMPIONSSSSSSSSSSSS. Dai Du, so le 6 del mattiTHE CHAMPIONSSSSSS svegli i vicinTHECHAMPIONSSSSSSSS E ALLORA SENTI QUESTA DU TE LA INSEGNO. VOGLIO ANDAREEEE.
Basta - All'ultimo s'è capito che ce la facevamo quando Basta in serpentina folle in area di rigore n'altro po' non segna. Al quinto Jager Dusan non distingue più Duvan Zapata dalla zolla che ha sotto il tacchetto, ma continua a correre. E' l'anima di questa Lazio. Ed è pure l'anima della festa, dopo.

L'anima della festa  - Universalmente riconosciuto come l'ultimo sopravvissuto al Carnevale di Rio, Mauricio al Fersini intrattiene la folla insegnando a ballare il Meneito. Al gioca Jouer salutare papapapapaaaaa, IN CHAMPIONS PAPAPAPAPAPAAA

Felipe - Noi non dimentichiamo FA 7. Ci ha portato a suon di giocate pazzesche a giocarci la Champions League. Ieri, in panchina, piangeva di brutto, prima del fischio finale. Noi come te, Felipe. Non ci vedevamo più. Noi come te, Felipe, a volte non rispondiamo ad alte aspettative. Noi come te, Felipe, poi facciamo cose pazzesche. Noi come te, Felipe, nella serata più bella della stagione, piangiamo di brutto.

MIROSLAV - Entra la Leggenda, il San Paolo sotto Shock. Entra la Leggenda, e comincia a scivolare, menare, entrare in ritardo per aiutare la squadra a riavere la gloria. Entra la Leggenda, Ledesma lo vede, sempre Ledesma, pennella. La Leggenda che ha costruito il suo mito scavato nell'eternità della pietra sul colpo di testa, di testa trafigge Andujar. La Leggenda, ci porta in Paradiso. La Leggenda, lui che è il primo ad entrare sul campo, l'ultimo ad andare via, che ci ha dato un Mito da contrapporre, una nuova fiaba da raccontare. Lui, il Campione del Mondo, l'Uomo del Record Mondiale, lui. Miroslav Klose. E' il tuo nome, tuttattaccato, che metteremo ai nostri figli. Tranne Uno, che se chiamerà. Onazi. 85' Onazi.

Nel frattempo Marchetti - E' sdraiato per terra, ad urlare come noi.
Nel frattempo Marchetti - C'ha 5 costole de meno, ma la voce, la voce quella non tornerà che il giorno dopo.

Nel frattempo la Primavera - Arriva alle Final8, nello stesso stadio dove 10000 persone, qualche ora dopo, impazziscono di gioia.
Nel frattempo Cataldi - Insegna calcio ad Inler.
Nel frattempo la FIFA - "Se io fossi Maradona uscirei in mondovisione, per gridare alla Fifa, che sono loro i grandi ladri!"
Nel frattempo, la Lazio - E' in Champions League. Proprio noi. In esclusiva per i prossimi 3 anni su Mediaset Premium.
Nel frattempo, la Lazio - Commentaci Piccinì, commentaci tutti.
Nel frattempo, al Fersini - Ao, regà. Preghiamo.
Nel frattempo al Fersini - Per la Paideia dillà, grazie.
Nel frattempo al Fersini - Paideia a porte aperte.
Nel frattempo al Fersini - La notte bianca della Paideia.
Nel frattempo al Fersini - Chi ha avuto solo un infarto no, non fateci perdere tempo.
Nel frattempo al Fersini - E' un anello perfetto, come quello che in ginocchio abbiamo dato all'amore della nostra vita, quello che lega un giovedi prima, e la notte dopo. E' un anello che piano si avvicina al dito, è un anello delicato, è un atto d'amore. E' un d'amore. Per Lei combattiamo. Perché è Lei, che amiamo.

Gli Ultimi Top e Flop di questa stagione - Sono gli ultimi regà, per quest'anno. L'ultimo lunedì insieme, prima di ricominciare, ancora, ed ancora. Vogliamo ringraziare il direttore, Zappulla, che non è solo un giornalista a cui guardare per imparare, ma è un grande uomo, ed un grande Laziale, e sono due cose che non si sa quale sia più importante. A Lui sta Champions, che gridava a costo de esse menato: "Il San Paolo è in silenzio". A Lui sta Champions, perché di chilometri per la Lazio ne ha fatti, di chilometri per noi ne ha fatti.  E come dice Santiago. Quando ti chiede di fare un km. Tu fanne due, perché stai con Zappulla, non con uno qualsiasi. Un grazie al Caporedattore Stefano Fiori. Ce facevano le pagnottelle insieme per andare allo stadio, quando dovevamo essere accompagnati, e ci facevano paura le guardie che je arrivavamo al ginocchio, ma per la Lazio no, non c'ha mai fatto paura niente. Oggi le pagnottelle a casa sua ancora le mangio, mentre lui non guarda je le frego, ma la Lazio rimane. Stamo in Champions Stè. Ma tu ce stai da sempre. Alla redazione. Che se non lo sapete, so eroi. E gli Eroi si onorano con lo stesso pane di sacrificio, sorrisi, passione che loro mettono sulla tavola di ogni loro giornata. Ad Andrea Centogambe e le sue magliette che è già da Nazionale, alla sciarpa di Cianci, alla discrezione di Laura, ad Antos e Carlo il super inviato, ai collegamenti in radio con Rocca, all'arte di Bizz, a Matteo e Giorgia, a Tringo Tringali lalala, a Bavuccia e Capo e Botti e Cristiano e Pasquini che sta in A, a Saverio che lo mando in paranoia su Twitter, a Marco Ercole che un giorno mi ha convinto che eravamo tutti amici, e ancora ce credo.  A chi non ce sta più in redazione ma viene sempre a vede le partite, Alessio e Gnammy, stamo in Champions, regà. Ma forse voi già lo sapevate da prima, voi che lo avete raccontato, sto Racconto dei Racconti. Che alla fine, tra i Campioni miei, ce siete sempre stati.

Menzione Speciale Top

A tutti quelli che hanno letto i top e flop. Che ci hanno scritto, sostenuto, detto bravbrav, clapclap, abbracciato, offerto caffè. Stamo in Champions. Ve saluta Onazi, regà. Anche noi. Ci vediamo in Champions, Pioli, te salutano i Top&Flop, e chi li ama. Ah NONNO, LA MUSICHETTA NONNO, LA CHAMPIONS!

Menzione Speciale

A chi in Champions c'ha portato. Che quel rigore, qualcuno diceva. ERA PURE FUORI AREA. DOPPIO PALO. A Gabriele,

alla famiglia Sandri, a Schià stamo in Champions, Gà! , a tutti quelli che in quel momento, quel pallone, l'hanno spinto in alto, sopra la traversa. Che ci siamo girati, per abbracciarli. E c'erano, erano là, dove sono sempre stati, sono. E saranno sempre.