ANTEPRIMAVERA - Lazio-Sampdoria: questione di sopravvivenza

La Sampdoria per prolungare le speranze di un’altra giornata. L’impresa di Milano, a quasi cinque mesi di distanza dall’ultima vittoria, ha ridato un po’ di ossigeno alla Lazio. Che lunedì ha ringraziato anche un ex, Portanova, per aver regalato a Miceli e compagni un altro weekend in cui sognare il miracolo play-out. Miracolo sì perché la classifica resta critica: Lazio 19, Bologna e Verona 25. A tre giornate dalla fine i calcoli sono presto fatti e non consentono più alla squadra di Bonacina di permettersi errori. Tre vittorie tra l’altro potrebbero anche non bastare (per le dirette avversarie sarebbe sufficiente vincere una sola partita), ma i biancocelesti non hanno praticamente altre soluzioni. I dati tra l’altro non aiutano: in questa stagione al ‘Fersini’ è arrivato un solo successo in 13 partite il 14 ottobre contro il Napoli. Poi sei pareggi e altrettante sconfitte. L’anno scorso, in una sfida che valeva il vertice e non la salvezza, a Formello finì con un pirotecnico 3-3 firmato da Rossi in pieno recupero. Bezziccheri al ritorno regalò invece a Bonatti l’ottava vittoria di fila, eguagliando Bollini prima di superarlo sette giorni dopo con il Brescia. La situazione adesso si è ribaltata e la Lazio è a un passo dalla Primavera 2. Manca però ancora il verdetto ufficiale, l’obiettivo è provare a rimandarlo per la terza giornata di fila.

SPRINT SALVEZZA - L’ultimo posto fino a inizio febbraio, poi l’inizio della risalita. Era una Sampdoria diversa quella affrontata all’andata. La squadra di Pavan, che proprio con la Lazio ha trovato il primo successo casalingo del suo campionato, si è ripresa soltanto nelle ultime settimane. E con il trionfo per 3-1 sul Chievo, il sesto risultato utile consecutivo (quattro vittorie e due pareggi), per la prima volta in sette mesi ha abbandonato anche la zona rossa della classifica. Merito di una doppietta di Tomic e del rigore procurato e trasformato da Ibou Baldé, fratello minore di Keita e autore di 12 reti in campionato, 4 nelle ultime sei gare. L’altro Baldé, Eduardo, completerà la coppia d’attacco nello schieramento di Pavan. Che non avrà tra i giocatori convocabili due Under 17: Prelec e Yayi Mpie, chiamati rispettivamente all’Europeo da Slovenia e Belgio. Sulla sinistra ancora Gabbani al posto di Stijepovic, domenica scorsa con Giampaolo in prima squadra e ancora out dalla lista dei 22.

QUANTI RIMPIANTI - L’Inter ha aumentato i rimpianti. “Abbiamo buttato un campionato, i ragazzi non hanno creduto nelle proprie possibilità”, ha sottolineato un amareggiato Bonacina. Il tecnico bergamasco si augura che perlomeno Milano possa aver sbloccato mentalmente la squadra: “Questo dev’essere per noi un nuovo inizio ed io spero che da questo momento possano arrivare tante soddisfazioni”. Forse è troppo tardi, ma la Lazio vuole comunque chiudere a testa alta. Contro la Sampdoria mancheranno tra gli altri Marchesi, fermato tre turni dal Giudice Sportivo, e Armini, in campo con l’Italia Under 17. L’ex Milan a centrocampo potrebbe essere sostituito da Miceli. Il capitano e capocannoniere biancoceleste, dopo aver saltato le ultime quattro per un problema al ginocchio, ha partecipato alla rifinitura e proverà in extremis a recuperare per partire dal primo minuto. Se non dovesse farcela, sarà Javorcic a sostituirlo. Davanti scalpita Pedro Neto, reduce dal primo gol nella Capitale.

Lazio-Sampdoria

28ª giornata del Campionato Primavera 1 TIM

Sabato 05 maggio, ore 15.00, stadio Mirko Fersini di Formello

LAZIO (3-5-2): Alia; Silva, Kalaj, Baxevanos; Spizzichino, Jordao, Miceli, Aliaj, Falbo; Neto, Al-Hassan. A disp.: Furlanetto, Petricca, Francucci, Javorcic, Bari, Spoletini, Peguiron, Spurio, Lukaj, Maloku. All.: Valter Bonacina.

SAMPDORIA (4-4-2): Krapikas; Romei, Veips, Mikulic, Oliana; Tomic, Tessiore, Pastor, Gabbani; Baldé I., Baldé E. A disp.: Hutvágner, Piccardo, Doda, Ferrazzo, Ejjaki, Perrone, Soomets, Cabral, Cappelletti, Curito, Gomes Ricciulli. All.: Simone Pavan.

Arbitro: Luca Massimi (sez. di Termoli).

Assistenti: Francesco Gentileschi e Simone Teodori.