La Siviglia del calcio: Sevillistas e Real Betis, viaggio in una città caliente

Pubblicato il 19/02 alle ore 21.00
20.02.2019 07:20 di  Francesco Bizzarri  Twitter:    vedi letture
Fonte: Francesco Bizzarri - Lalaziosiamonoi.it
La Siviglia del calcio: Sevillistas e Real Betis, viaggio in una città caliente

SIVIGLIA - Non ci sono mezze misure, non c’è spazio per un’altra squadra. Se nasci a Siviglia, o tifi Sevilla o tifi Betis. È il clima che si sente appena passeggi in città. Come in qualsiasi altra parte del mondo quando si parla di calcio - guardare la “nostra” Roma per intenderci - con un fiume, il Guadalquivir, a fare da divisorio immaginario tra due realtà calcistiche storiche. Siviglia vive di calcio, lo fa da più di cento anni. Ed è un errore pensare che il calcio spagnolo sia una questione a due, tra Madrid e Barcellona. L’Andalusia calcistica fa respirare la vera Spagna, sincera, genuina.

LE SQUADRE - Da una parte il Sevilla, fondato il 25 gennaio del 1890 da dei ragazzi figli di medici inglesi. In Spagna però si dà ancora poco spazio a questo nuovo sport. Così, solo 15 anni più tardi, il governatore della città riconosce ufficialmente la società biancorossa: è il 14 ottobre del 1905. Nasce il Sevilla Futbol Club. Dall’altra, il Real Betis Balompié, nato nel 1907 dagli studenti della Escuela Politécnica. Due stadi in due quartieri differenti: il Ramon Sànchez-Pizjuàn, la Bombonera de Nervion, e il Benito Villamarin, situato nel Barrio de Heliopolis. Due teatri magici che si infiammano durante i derby.

Anni di schermaglie tra i Los Beticos e i Sevillistas. Normale, verrebbe da dire. Perché fin dalle origini, tra i due club c’è anche una differenza sociale. Da sempre chi tifa Siviglia è un aristocratico, un ricco. Chi tifa Real Betis invece, è dalla parte degli operai. Storie tra mito e realtà. Come quella di un dirigente Betis ex Sevilla, che si presenta negli uffici della sua vecchia società portando in regalo un bacinella di ceramica con una scritta: “Qui potete versare tutte le vostre lacrime non per le sconfitte, ma per i nostri successi”. Ecco il motivo per cui i tifosi del Siviglia vengono definiti anche palangranas, ovvero bacinelle.

SCREZI E BOTELLAZO - Come dimenticare poi il passaggio di Francisco Antunez, fortissimo centrale del Betis, che nel 1945 fu ceduto ai rivali? La squadra biancoverde è in forte crisi economica. Nonostante l’insurrezione dei tifosi, il difensore viene venduto. Francisco Antunez, nel 1946, sarà uno dei volti del successo in Liga del Siviglia.

Liga 2006/2007, derby al Benito Villamarin. Gol del Siviglia, l’allenatore Juande Ramos si alza dalla panchina per esultare con tutto il suo staff. Poco dopo viene colpito da una bottiglia di acqua lanciata dagli spalti. Perde i sensi, partita sospesa. Un fatto passato alla storia come il Botellazo. La sfida è sempre accesa in questa città.