Trionfo Lazio ai rigori, più forti di tutto: biancocelesti in semifinale

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01.02.2019 07:28 di  Laura Castellani  Twitter:    vedi letture
Fonte: Laura Castellani - Lalaziosiamonoi.it
Trionfo Lazio ai rigori, più forti di tutto: biancocelesti in semifinale
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All'ultimo minuto, all'ultimo calcio di rigore: Lucas Leiva manda la Lazio sulle stelle, la fa volare in semifinale di Coppa Italia dopo un epilogo surreale e un penalty assegnato all'Inter. Più forte degli ostacoli: l'errore dal dischetto dell'ex romanista Radja Nainggolan condanna i nerazzurri alla lotteria dei rigori. Dove, per una volta, ha vinto con giustizia la squadra che più lo ha meritato. Il gol di Immobile nei supplementari sembrava aver chiuso la partita, regalando il turno ai laziali. Una montagna russa di emozioni: si esulta, poi si soffre. Abbiamo imparato a farlo, abbiamo imparato che così la felicità, dopo, è ancora più potente. E a San Siro, alla fine vince la Lazio, all'ultimo minuto, all'ultimo calcio di rigore. Niente derby di Milano: i rossoneri di Gattuso se la vedranno con i biancocelesti.

SOLO LAZIO - Si riparte da quanto di buono fatto con la Juventus, lo spirito è lo stesso. Sulla fascia destra torna Marusic, assente nelle ultime due sfide a causa della squalifica. Parolo rifiata in panchina, almeno fino ai supplementari, dopo la generosissima prestazione contro i bianconeri. Il primo tempo è a senso unico: la Lazio crea tantissimo di fronte a un'Inter con poche idee. I nerazzurri fanno fatica a costruire, sono chiusi dai laziali e concludono il primo tempo senza mai impensierire veramente Strakosha. Al destro di Brozovic al 14esimo, altissimo, rispondono prima Luis Alberto, con un tiro centrale e troppo morbido, poi Immobile, che impegna con una parata complicata Handanovic. Biancocelesti sempre pericolosi nelle ripartenze, azioni sviluppate soprattutto sulla corsia gestita da Lulic.

SPRINT INTER - Accorgimenti per la ripresa: Spalletti chiama in causa Vecino e fa sedere in panchina Gagliardini. Una soluzione che non modifica immediatamente l'inerzia della sfida: a cinque minuti dall'inizio, l'ennesima occasione capita con il contropiede di Correa. L'uscita di Handanovic disinnesca Immobile a un passo dalla porta nerazzurra. Non l'unica chance: più tardi, il portiere interista interviene anche sulla conclusione di Luis Alberto, di Lulic, poi di Milinkovic Savic. Ripresa concitata, squadre più lunghe dopo venti minuti, più spazi da percorrere e un'intensità crescente da una parte e dall'altra. Al 62esimo, l'errore di Candreva fa mangiare le mani ai tifosi interisti: sulla respinta corta di Strakosha, l'ex esterno laziale sbaglia clamorosamente e calcia fuori. Primo atto di un momento felice per i nerazzurri, replicato 4 minuti dopo con un'altra occasione, fallita ancora da Candreva.

OCCASIONI SPRECATE - Alla mossa di Spalletti - Lautaro Martinez al posto di Joao Mario -, Inzaghi risponde cercando una scossa nei nomi di Durmisi e Caicedo, al posto di Lulic e Correa, quest'ultimo meno coinvolto nella ripresa. Le occasioni per segnare a una manciata di minuti dalla ripresa, scacciando via l'ipotesi supplementari, capitano proprio sui piedi dei due nuovi entrati: prima Caicedo, murato da Handanovic. Poi è Lautaro Martinez a sciupare una palla gol a porta praticamente vuota. Non bastano i novanta minuti, si va ai supplementari. Che la Lazio deve affrontare senza Simone Inzaghi, espulso per proteste dopo il triplice fischio.

PIU' FORTI DI TUTTI - Prevalgono stanchezza e gambe pesanti. Poi lo scambio Caicedo - Immobile, il gol del centravanti di Torre Annunziata nel secondo tempo dei supplementari e l'esultanza biancoceleste. Un lieto fine annunciato, guastato solo a metà da un epilogo delirante. Prima un rosso revocato ad Asamoah: la sua gravissima entrata sulla caviglia di Milinkovic viene derubricata a giallo, dopo un'iniziale espulsione soffocata dalle proteste nerazzurre. Poi un penalty dubbio, proprio per un contatto tra il serbo e D'Ambrosio sulla linea dell'area di rigore, concretizzato da Icardi. Pareggio interista e calci di rigori. Ma la Lazio è più forte delle incertezze altrui: dal dischetto, l'errore dell'ex romanista Nainggolan è decisivo. Strakosha para su di lui e su Lautaro Martinez, mettendo una toppa sul tiro sbagliato da Durmisi. Lucas Leiva invece, ultimo rigorista, fa il suo. Biancocelesti in semifinale. E delle imprecazioni, dita incrociate, lancio di oggetti verso la televisione già non importa più: vincere così, da Lazio, è ancora più bello.