Lazio, Caso: "Tudor? Non l'avrei preso subito. Sarri tecnico top, ma..."

20.03.2024 10:30 di  Andrea Castellano  Twitter:    vedi letture
Lazio, Caso: "Tudor? Non l'avrei preso subito. Sarri tecnico top, ma..."
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© foto di Federico Gaetano

L'ex calciatore e allenatore Domenico Caso è intervenuto ai microfoni di News.Superscommesse.it per parlare della situazione attuale in casa Lazio. Da poco i biancocelesti hanno ufficializzato l'arrivo di Tudor in panchina dopo le dimissioni di Maurizio Sarri. Di seguito le sue parole in merito.

Caso, da profondo conoscitore dell'ambiente Lazio che idea si è fatto della situazione che ha portato alle dimissioni di Sarri? Cataldi ha parlato di qualcosa che si era rotto: secondo lei più sul piano tattico o umano?

“Sarri ha preso una decisione forte, sicuramente non comune, difficile sul piano professionale e in quanto tale va rispettata. Se è arrivato ad andarsene devono essersi create situazioni particolari all’interno dello spogliatoio. Dall’esterno è difficile commentare, ma da allenatore posso dire che quando un tecnico si rende conto di non avere più in mano il gruppo c’è poco da fare (...)”.

Cosa pensa della scelta di puntare subito su Tudor, tecnico molto diverso da Sarri anche come idee tattiche? Sarebbe stato più logico aspettare e chiudere la stagione con Martusciello o magari puntare su un traghettatore con un passato importante da giocatore della Lazio? Si erano fatti tanti nomi, da Orsi a Klose, da Parolo a Rambaudi.

“Purtroppo a volte le scelte sbagliate delle società possono condizionare un’intera stagione. Pensiamo al Napoli, De Laurentiis ha dovuto mettere due allenatori a libro paga prima di accorgersi che il sostituto ideale di Spalletti sarebbe potuto essere Calzona. Nel caso della Lazio, personalmente non avrei preso subito l’allenatore per la prossima stagione. Tudor è un tecnico molto bravo e preparato, ma ha concetti calcistici molto diversi rispetto a quelli di Sarri e anche per la squadra non sarà facile adattarsi subito, a stagione in corso. Chiudere il campionato con un cosiddetto “traghettatore” e proseguire con il 4-3-3 sarebbe stato meno traumatico”.

Quando un allenatore arriva a dimettersi è una sconfitta anche per giocatori e società. Lotito è stato molto duro parlando di “tradimento” nei confronti di Sarri, ma dall’altra parte lo stesso allenatore aveva più volte espresso il proprio malcontento per la conduzione del mercato. Possiamo parlare di un epilogo per certi versi ‘annunciato’?

“Quando le cose vanno così male le colpe sono da dividere. Di sicuro durante il mercato estivo non sono state seguite le indicazioni dell’allenatore che lo ha ripetuto spesso e anche di recente, quando ha fatto riferimento alle famose “liste A, B e C”. Sarri è un tecnico top, dal punto di vista professionale è sempre stato inappuntabile e ha provato in tutti i modi a tenere botta dopo la stagione chiusa al secondo posto, ma la squadra ha avuto una discontinuità sconcertante e non ha mai dato certezze né sul piano delle prestazioni e neppure su quello dei risultati. Adesso bisogna voltare pagina, spetterà a Lotito e ai suoi collaboratori fare le scelte giuste anche sul mercato. Quanto alle dichiarazioni la situazione è sfuggita di mano a tutti. In casi come questi bisognerebbe parlare il meno possibile, l’unico a farlo dovrebbe essere il presidente. (...)”.