LAZIO STORY - 23 settembre 2015: quando la Lazio sfatò il tabù Genoa

È già tempo di Lazio - Genoa. Nemmeno tre giorni dopo la vittoria sull’Apollon Limassol, la squadra di Inzaghi affronta all’Olimpico quella di Ballardini nella quinta giornata di campionato. Esattamente tre anni fa sempre in casa i biancocelesti di Pioli sfidavano i rossoblù allora allenati da Gasperini.

LAZIO - GENOA - Pioli vuole un’immediata reazione nel turno infrasettimanale dopo il tonfo di Napoli. Ancora 4-2-3-1 con Cataldi al posto di Biglia in mediana, Lulic sulla linea difensiva e Milinkovic trequartista tra Felipe Anderson e Kishna. Inizio traumatico per la Lazio, vista la pressione sofferta dalla squadra alla vigilia che blocca le gambe. Con il passare dei minuti e grazie a un Marchetti in ottima forma che salva in un paio di casi, i biancocelesti cominciano a sciogliersi. Al 35’ Djordjevic trova addirittura il vantaggio, abile a sfruttare un cross perfetto di Lulic dalla sinistra. Nella ripresa il Genoa prende la seconda mazzata quando Cissokho è costretto a fermare Felipe Anderson con le cattive, prendendo il secondo giallo. Il brasiliano diventa inarrestabile e al 73’ sfoggia una prodezza delle sue: pennellata a giro da fuori area e palla sotto l’incrocio. Il raddoppio sostanzialmente fa calare il sipario sul match, anche se c’è ancora il tempo di un cartellino rosso a Pandev per una gomitata a Mauricio. Tabù sfatato, dopo otto sconfitte consecutive la Lazio torna a battere il Genoa.