Lazio, stop al Mapei Stadium: contro il Sassuolo il primo pari

Pubblicato il 11/11 alle 19:50
12.11.2018 07:20 di  Laura Castellani  Twitter:    vedi letture
Fonte: Lalaziosiamonoi.it
Lazio, stop al Mapei Stadium: contro il Sassuolo il primo pari
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© foto di Federico Gaetano

Non si va oltre l'1-1, tra Lazio e Sassuolo. E, probabilmente, resta questo il risultato più giusto per una sfida equilibrata dall'inizio alla fine. Botta e risposta: i biancocelesti aprono il match con Parolo, i neroverdi rispondono con Ferrari. Accade tutto nei primi quindici minuti di gioco: primo tempo frizzante, ripresa con poche emozioni. Il triplice fischio di Calvarese sancisce l'unico pari della stagione: i biancocelesti non si fermavano dalla sfida contro il Crotone della scorsa stagione. Peccato non aver approfittato del crollo interista a Bergamo. Comunque, quello di oggi è un punto prezioso, permette di accorciare le distanze e portarsi a -3 dai nerazzurri. 

LAZIO, I RECUPERI - Il centrocampo recupera Lucas Leiva, torna titolare Luis Alberto. Quei minuti contro il Marsiglia hanno convinto mister Inzaghi, che decide di farlo partire dal primo minuto dopo più di un mese dall'ultima volta (con l'Udinese). Patric si lascia preferire a Marusic, uscito con qualche acciacco dal match di Europa League. 

BOTTA E RISPOSTA - Gara subito accesa, bel palleggio del Sassuolo. Nei primi minuti, la squadra di De Zerbi sembra sapere come mettere in difficoltà i biancocelesti: al 6', per un pelo la palla toccata dall'incornata di Sensi non si stampa in rete. La differenza, però, la fa la maturità: due minuti dopo, Luis Alberto ci prova con un diagonale, respinto sulla linea da Magnani. Parolo si inserisce, al posto giusto nel momento giusto: terzo gol in una settimana, per il centrocampista di Gallarate. Il Sassuolo reagisce con personalità. E, al 15', c'è anche il pareggio: sugli sviluppi di un calcio d'angolo, Lulic e Luiz Felipe si perdono Ferrari, che salta indisturbato e di testa schiaccia la palla in rete. La Lazio cerca il raddoppio, al 29' lo sfiora con Immobile, minaccia continua per la retroguardia neroverde. La sua botta di destro si stampa sul palo. Pericoli persistenti per la squadra di De Zerbi, negli ultimi minuti del primo tempo: prima nuovamente con Parolo, poi con Milinkovic. Ritmi più bassi, invece, nella ripresa: il Sassuolo sembra aver perso parte della sua determinazione. E anche la Lazio ricomincia sedendosi in un atteggiamento di attesa.

EQUILIBRIO - Stasi destinata a non durare a lungo, ma la ripresa resta comunque avara di grosse emozioni. Al 65', i biancocelesti si scuotono con la ripartenza di Immobile conclusa da Correa (subentrato al posto di Luis Alberto), che si incanta e calcia a portata di mano di Consigli. Il guardalinee alza la bandierina, ma i laziali ne approfittano per ritrovare energia. Anche il Sassuolo tira fuori gli artigli: la botta di sinistro di Duncan, cinque minuti dopo, costringe Strakosha a metterci i guantoni. Un brivido che convince Inzaghi a giocarsi la carta spezza-partite: chiama in causa Jordan Lukaku, ritrovato, e dopo un paio di minuti anche Valon Berisha. Pochi spunti nel finale, anche se entrambe le squadre cercano di spuntarla. All'88' ci prova Babacar su un errore di Strakosha. Poi ancora i biancocelesti, in pressione nella metà campo avversaria: prima con l'accelerata di Lukaku, poi con Correa che riparte e sciupa tutto con un tiro alle stelle. Finisce così, con il primo pareggio della stagione. Ma l'immagine più bella scattata al Mapei Stadium resta quella in ricordo di Gabriele Sandri. Oggi sono undici anni dalla sua tragica morte. Nella ripresa, il settore ospiti srotola lo striscione in suo onore, dagli spalti vengono mostrate le sue foto. Atmosfera commossa e surreale, quando Lazio e Sassuolo si ritrovano a giocare sotto gli scroscianti applausi di tutto uno stadio. Dedicati a Gabbo.