Lazio, è la vittoria di Sarri e del Sarrismo: dal lavoro quotidiano alla bellezza

11.04.2023 07:20 di  Lalaziosiamonoi Redazione   vedi letture
Fonte: Niccolò Di Leo - Lalaziosiamonoi.it
Lazio, è la vittoria di Sarri e del Sarrismo: dal lavoro quotidiano alla bellezza
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La Lazio è, in questo momento, tra le migliori squadre del campionato di Serie A. I biancocelesti sono secondi in classifica, esprimono un calcio esteticamente bello e divertente. Un riconoscimento importante per Maurizio Sarri che, nel giro di un anno e mezzo, è riuscito a cambiare la mentalità della propria squadra e a far entrare nella testa dei calciatori quelle idee di gioco su cui sta lavorando dalla scorsa stagione. Una mano importante, va detto, è arrivata dal mercato.

La Lazio, come riporta Il Fatto Quotidiano, ha saputo lavorare andando a pescare quei giocatori che solo all'apparenza erano scarti di altre società rivali in campionato o occasioni a basso costo provenienti da società nettamente meno blasonate. Hysaj, dal Napoli, Vecino, dall'Inter, e Romagnoli, dal Milan, poi Zaccagni e Casale dall'Hellas Verona, o Provedel, dallo Spezia, non sono i nomi altisonanti su cui hanno operato altre società, non riempiranno gli aereoporti al loro arrivo, ma si sono rivelati con il tempo dei titolari di assoluta affidabilità. Sarri ha saputo trasformare una squadra normale, in un gruppo unito e compatto di giocatori funzionali a quel bel gioco che lui chiede e loro, da qualche mese a questa parte, esprimono con grande semplicità. 

E' da questi concetti che ha tirato fuori quella che oggi è una delle migliori difese d'Europa, la migliore in Italia, e in Zaccagni il miglior capocannoniere italiano (Immobile è secondo), trasformandolo in una macchina da gol in grado di arrivare in doppia cifra a 9 giornate dalla fine. La partita con la Juventus, vinta per 2-1, è la massima dimostrazione di questo concetto. Una squadra nella rosa più forte, più strutturata e che tra le sue fila vantava nomi di grandissima caratura internazionale (vedi Di Maria), ridotta a limitarsi al consueto catenaccio e ripartenza, davanti a una Lazio che, almeno per 70', ha espresso il suo gioco, dominato il campo e meritato di imporsi nel risultato, come già avvenuto con Inter, Milan, Atalanta, Roma e Napoli. Il giocattolo di Sarri ora funziona, si basa su schemi imparati a memoria e su tanto tanto lavoro settimanale. In questa Serie A, Sarri ha dimostrato, ancora una volta, che a farla da padrone sono la pazienza, la cultura del lavoro e quel sogno utopico che insegue ogni giorno, con la speranza di avvicinarsi, senza mai raggiungerlo

Pubblicato il 10/04