FOCUS - L'Italia spreca tanto ma vince all'ultimo respiro. Forse non era tutta colpa di Immobile...

21.11.2018 07:45 di  Valerio De Benedetti  Twitter:    vedi letture
Fonte: Lalaziosiamonoi.it
FOCUS - L'Italia spreca tanto ma vince all'ultimo respiro. Forse non era tutta colpa di Immobile...
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© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport

Forse non era tutta colpa di Ciro, probabilmente il problema non era solo Immobile. L'Italia vince si, ma ancora una volta all'ultimo respiro e soprattutto dopo aver sciupato 18 occasioni da gol (6 tiri in porta e 12 fuori) contro un avversario, gli Stati Uniti, modesto e quasi mai pericoloso. Il quasi 75% del possesso palla a favore degli azzurri e i soli 193 passaggi completati dagli avversari, rendono bene l'idea di una gara che ha visto una sola protagonista sul palco. Tante, forse troppe le occasioni nitide sprecate da Lasagna, centravanti scelto da Mancini per l'occasione, davanti ad Horvarth. Ma lo stesso vale anche per i suoi compagni di squadra, Berardi e Chiesa, mai precisi nelle conclusioni da fuori. Alla fine a risolverla ci ha pensato Politano, con un'intuizione, una giocata lucida e pulita in un momento della gara in cui tutti avevano pensato che fosse finita. Ancora in extremis, come Biraghi contro la Polonia. Nessuna fortuna e un risultato ampiamente meritato, per una Nazionale che mostra dei netti miglioramenti sotto il profilo del gioco che fanno ben sperare, ma che non ha di certo risolto il problema del gol. 

Forse non era tutta colpa di Ciro, probabilmente non lo era di nessuno. Anche perché i numeri continuano ad essere tutti dalla parte dell'attaccante della Lazio. Ben 76 gol in due anni e mezzo con la maglia biancoceleste, senza contare i 6 messi a segno in azzurro. Immobile è senza dubbio il miglior centravanti italiano per continuità nelle ultime stagioni. Non adatto al gioco di Mancini, distratto in Nazionale, segna solo con la Lazio. Sono solo alcune delle critiche mossegli con insistenza. Ingiuste, troppo feroci e immeritate. La difficoltà dell'Italia a segnare è un problema corale, e la gara amichevole con gli Stati Uniti non ha fatto che confermare questo dato. Un gruppo giovane ma in crescita, che dovrà contare su poche certezze senza che queste vengano continuamente messe in discussione al primo errore. La voglia di rinascere e rilanciarsi in fretta è tanta, ma c'è bisogno di tempo, e non di capri espiatori, per tornare grandi.