Lazio, Capanni: "Sogno l'Europa con la maglia biancoceleste e la nazionale italiana!"

pubblicato il 21-02-2019 alle 15.55
22.02.2019 07:00 di  Laura Castellani  Twitter:    vedi letture
Fonte: Lalaziosiamonoi.it
Lazio, Capanni: "Sogno l'Europa con la maglia biancoceleste e la nazionale italiana!"

Quest'estate ha lasciato il Brasile per sposare la Lazio, Luan Capanni. Una decisione presa senza pensarci troppo: "Altre squadre hanno chiesto di me, ma io volevo solo la Lazio". E dopo questi primi mesi, alcuni allenamenti con la prima squadra agli ordini di Inzaghi, la sua scelta non poteva essere più azzeccata: "Ho a che fare con Lucas Leiva, Milinkovic-Savic, Immobile, gente che prima vedevo solo nei videogame. Ora ho l'onore di giocarci insieme e sono felicissimo, posso imparare tanto", ha commentato ai microfoni di ESPN.com.br.

L'ARRIVO ALLA LAZIO - "Il mio contratto con il Falemengo stava per finire", racconta Luan, ormai titolare inamovibile della Primavera biancoceleste. "La Lazio mi ha parlato, Igli tare è stato molto importante per il mio trasferimento. Era una grande occasione, e per me e la mia famiglia venire in Europa è stato un sogno. Altre squadre hanno fatto i loro sondaggi per me, ma il mio desiderio era quello di giocare con la Lazio. Si tratta di una maglia pesante con tanti tifosi, e il fatto di giocare per la squadra della Capitale italiana non è roba da poco"

L'EUROPA CON LA LAZIO, POI LA MAGLIA AZZURRA - "Il mio obiettivo è quello di diventare professionista, giocare in Serie A e nei grandi campionati europei, come l'Europa League e la Champions League, ovviamente con la maglia della Lazio. E poi, mi piacerebbe essere convocato nella Nazionale italiana, ho la doppia cittadinanza. E' un sogno che condivido con la mia famiglia". Infatti, anche la sorella, una judoka, fa parte della selezione azzurra.

L'INCENDIO AL FLAMENGO - La notizia dell'incendio nel centro sportivo del Flamengo è stata uno shock: "Posso dire che è stata una delle notizie più tristi che abbia mai ricevuto. Mi sono svegliato in Italia e molti dei miei amici dormivano ancora in Brasile. Quando ho acceso la TV, la prima immagine era quella dei container in quella situazione deplorevole. Un paio di volte ci ho anche dormito. Quelle immagini mi sono rimaste in testa per tutto il giorno. Ero arrabbiato, conoscevo alcuni di quei ragazzi. Alcuni mi piacevano e avevano un buon contratto. E' stato terribile"