Staff, continua l'esodo: Massimo Catalano e Claudio Patti verso Palermo: "La Lazio sempre nel cuore"

19.06.2010 22:01 di  Riccardo Mancini   vedi letture
Fonte: Riccardo Mancini - lalaziosiamonoi.it
Guido Nanni (a sx) e Massimo Catalano (a dx)
Guido Nanni (a sx) e Massimo Catalano (a dx)
© foto di Lalaziosiamonoi.it

Potremmo definirlo esodo. E' vero che la Lazio necessita di uno sfoltimento (parlando di squadra) ma, certamente, è cosa incomprensibile come ragazzi facenti parte dello staff ed attaccati in maniera viscerale ai colori biancocelesti, possano lasciare il Centro Sportivo di Formello con una facilità disarmante. Iniziò, qualche anno fa, lo storico massaggiatore della Lazio, Doriano Ruggiero, che andò via dalla Lazio per trasferirsi in serie C2 agli ordini della Cisco Roma; proseguirono Delio Rossi e Valter Vio, suo preparatore di fiducia, la scorsa estate. Quest'anno, invece, è il turno del fisioterapista, Claudio Patti, e del preparatore atletico della Primavera, anch'egli con mister Rossi lo scorso anno, Massimo Catalano. Ragazzi umili, professionisti esemplari, molti di loro, con la Lazio nel cuore e che, il prossimo anno, cercheranno fortuna altrove. Delio rivuole Patti e Catalano con lui al Palermo, sta ricomponendo lo staff che nel maggio 2009 vinse la Coppa Italia e che fu protagonista insieme a lui di una stagione, nonostante il decimo posto in campionato, esaltante e divertente. Massimo Catalano tornerà ad affiancare Valter Vio nella preparazione atletica: portato e voluto fortemente da Mimmo Caso in biancoceleste, iniziò la sua carriera nella Capitale, seguendo le giovanili. Il suo percorso, da lì in poi, è stato un crescendo, fino ad arrivare all'estate del 2008, il culmine. Mister Rossi decise di affiancarlo a Vio e Catalano, conscio della grande responsabilità, si mise subito a disposizione del tecnico romagnolo. Dedizione, lavoro, fatica e le capacità di un vero professionista: grazie a tali caratteristiche si è fatto apprezzare sin dall'inizio da tutti, in primis dai calciatori, coi quali ha sempre avuto uno splendido rapporto (memorabili le goliardiche diatribe con Pasquale Foggia, suo grande amico). Mai una parola fuori posto, ma solo tanto e tanto impegno per la causa biancoceleste ed una disponibilità fuori dal comune con i tifosi che, soprattutto durante il ritiro di Auronzo di Cadore, chiedevano autografi, foto ed informazioni sullo stato di salute dei giocatori. Alla fine dello scorso campionato, con l'esonero di Delio Rossi, il passaggio in Primavera. Un piccolo passo indietro che non ha minimamente influito sull'umiltà e sulla caparbietà del buon Massimo, abile a guidare tra le prime otto squadre d'Italia, insieme a mister Sesena, un gruppo sul quale, in molti, non avrebbero mai scommesso ad inizio stagione. Ora i mille sacrifici e l'immensa mole di lavoro stanno dando i loro frutti: il palcoscenico della serie A è tornato a chiamare. Non saranno più Zàrate, Rocchi o Ledesma i protagonisti delle sue tabelle di marcia; stavolta sarà il turno di Miccoli, Hernandez e Liverani: una soddisfazione immensa che, però, non riuscirà a cancellare questi sei anni di Lazio. "Tiferò sempre per questa squadra, porterò sempre i colori biancocelesti nel cuore. I tifosi Laziali meritano grandi soddisfazioni", ha confidato Catalano ai suoi amici. Chi lo ha conosciuto, ne ha potuto apprezzare la sincerità, la determinazione, l'attaccamento vero alla prima squadra della Capitale. La redazione de lalaziosiamonoi.it augura a Massimo Catalano e a Claudio Patti le migliori fortune...E chissà che i nostri cammini non siano destinati ad incrociarsi nuovamente...Good Luck...