Covid/ Conte: "No al lockdown generalizzato. Ecco le nuove misure"

Il Premier Conte è intervenuto a Montecitorio per presentare la relazione sull'emergenza Covid-19 e quella relativa al nuovo Dpcm: "Il quadro epidemiologico è in transizione verso uno scenario di tipo 4 con alcune regioni che rischiano già la tenuta dei servizi sanitari. Si conferma quel quadro epidemiologico grave con specifiche criticità in regioni e province autonome, undici a rischio elevato o molto elevato. Altre sono classificate a rischio moderato con possibilità di progredire a rischio elevato. L'rt Nazionale è 1,7 con l'indice prossimo a 1,5 in poche regioni. In alcune è superiore alla media nazionale. Esiste la possibilità che 15 Regioni superino la soglia di criticità di occupazione di terapie intensive e aree mediche nel prossimo mese. Questo non tiene però conto del Dpcm del 24 ottobre e conseguentemente non tiene conto del loro impatto sulla curva di crescita. Sebbene gli effetti saranno presumibilmente positivi, ora non ci sono evidenze scientifiche che ci consentano di pronosticare e alla luce del report di venerdì scorso, siamo costretti a intervenire in un'ottica di prevenzione. Servono misure e una più stringente strategia per il contenimento del contagio da modulare in base alle criticità del territorio".
REGIONI E LOCKDOWN- "Riteniamo necessario pertanto prendere una decisione che contempli nuovi provvedimenti sulla base del rischio concretamente rilevato nei territori. Sulla base di criteri scientifici predefiniti, elaborati dall'ISS, dal Ministero della Salute e da centri di ricerca, saranno necessari scenari diversi per Regioni. In Italia è stato elaborato questo sistema di monitoraggio, che oggi ci pone in una condizione diversa da altri paesi. Possiamo cambiare strategia rispetto alla prima fase quando abbiamo dovuto proteggerci all'interno delle nostre case, sospendendo vita e interazioni. A marzo, in assenza di un piano operativo certificato sul piano scientifico, senza un sistema di monitoraggio sofisticato, abbiamo emanato provvedimenti generali e uniformi su tutto il territorio nazionale che hanno portato a un lockdown generalizzato. Ora no: non useremmo misure efficaci per le regioni a rischio e ne useremmo troppo severe in zone con minori criticità. Ci saranno tre aree corrispondenti a tre scenari di rischio, a cui sono corrispondenti misure più o meno restrittive. Le misure dipenderanno da valori certificati di rischio con ordinanza del Ministro della Salute. Sarà possibile uscire ed entrare nella fascia a seconda del rischio. Dove non ci sono rischi elevati, ci saranno solo specifiche misure che possano rafforzare il contenimento".
LE MISURE - "Pensiamo di disporre nei festivi e prefestivi dei centri commerciali a eccezione di farmacie, parafarmacie, edicole e tabacchi all'interno dei suddetti. Ci sarà chiusura di sale gioco e bingo, chiudendo corner di videogiochi e scommesse ovunque. Chiuderanno musei e mostre, prevediamo la riduzione del 50% del limite di capienza dei mezzi pubblici locali. Per le Regioni col rischio più elevato prevediamo restrizioni più restrittive in base a coefficiente di rischio. Prevediamo limiti da e per Regioni con elevato coefficiente di rischio salvo che nn ci siano situazioni di necessità, comprovate ragioni lavorative o di studio. Prevediamo limitazioni agli spostamenti nell'ora serale più tarda salvo comprovate. Prevediamo che le scuole secondarie di secondo grado possano passare alla DAD sperando che possa essere una situazione temporanea".