Il nome non è un destino: Nesta al Montreal Impact, il nipote alla Roma...

02.07.2012 16:34 di  Luca Capriotti   vedi letture
Fonte: Luca Capriotti-Lalaziosiamonoi.it
Il nome non è un destino: Nesta al Montreal Impact, il nipote alla Roma...

L'afa estiva non basta a fermare il mercato. A volte un richiamo, volti noti affiorano dal passato, un colpo di vento a scompigliare vecchie foto. Nesta ai Montreal Impact di Di Vaio, dopo che già a Toronto si erano solleticati con il suo nome. Sorry, Mr Nesta, ma non c'è richiamo della foresta, carico di ricordi ancestrali e profumi sconosciuti, che spiri dalle parti di Formello. Nessun torni, questo diktat raramente disatteso ha coinvolto anche Alessandro Nesta, che pare abbia firmato per i Montreal in Canada, secondo quanto riporta il Corriere dello Sport. Tanti fuochi accesi, la morsa del gelo, e ricordi, ma no, in Canada non ci sono solo laghi e cacciatori alla Jack London, con mute di cani aggiogate ad una slitta inseguiti da lupi femelici, ora bisognerebbe cominciare il solito discorso vuoto sul calcio a stelle e strisce e foglie d'acero in perenne espansione, come se la qualità del calcio fosse solo disponibilità economica e dollari pronti, e non altro, tradizione, curve, blasone. Ora bisognerebbe parlare di treni che non ritornano (alcuni neppure partono, quello di Zola a Roma non è mai arrivato, mentre Pozzo lo ha praticamente consacrato ufficialmente allenatore del Watford appena acquistato), di leggende che proprio non hanno potuto o voluto più sfiorare con gli scarpini il manto erboso dell'Olimpico. Calciatori di provata fede biancoceleste, no grazie, ex-calciatori che potevano fare da raccordo tra società e ambiente, per sanare un rapporto instabile, ancora no, non ci serve nulla, ripassate la prossima volta. E ai nostalgici demodè a cui è piaciuto immaginare l'eleganza di Nesta ancora una volta in maglia biancazzurra, non si può che dire, nomen non est omen, il nipotino neppure la vestirá, visto che ha appena firmato per la Roma, consigliato da quel Patarca svezzatore di talenti, per uno scherzo del caso, se cosi si può dire, sbarcati tutti insieme dalle parti di Jack London, dei suoi racconti, di lande ghiacciate solo immaginarie, alla corte di un calcio di dollari e starlette, grandi impianti e cowboy a fiutare opportunità di guadagno sul nome, sull'immagine più che sulle gesta in campo. Nesta jr alla Roma, tanto per incupire anche i progressisti partigiani di scelte in vista di futuri remoti, di scenari che non si fermino alla prossima sessione di mercato, alla prossima stagione. Ma il cerchio va chiuso, occhi aperti, dal lago ghiacciato e temperature glaciali made in Canadà ai vicoli di Genova con la fantasia si vola in un secondo, laddove si è appena affacciata in A la Sampdoria, a rinnovare l'eterna disputa con il Genoa, e la fame di massima serie ha portato la famiglia Garrone a strappare alle selezioni nazionali giovanili Ciro Ferrara. E la scelta del secondo, a quanto pare, è caduta su connotati conosciuti: Angelo Peruzzi, ex portiere mai dimenticato della squadra biancoceleste. Un richiamo, volti noti affiorano dal passato, un colpo di vento a scompigliare vecchie foto, e poi più nulla. Sorry Mr Nesta, good luck.