Lazio, in difesa cercasi posto fisso: storia di un reparto in continua alternanza

13.11.2019 07:22 di Francesco Tringali   vedi letture
Fonte: Francesco Tringali - Lalaziosiamonoi.it
Lazio, in difesa cercasi posto fisso: storia di un reparto in continua alternanza

In difesa non v'è certezza. O forse sì. Una. Francesco Acerbi. Per il resto ogni partita in casa Lazio fa storia a sè per i tanti difensori, tutti in dubbio fino all'ultima riunione tecnica, nessun titolare, tutti sulla corda. Non dà punti di riferimento Simone Inzaghi, né agli avversari ma nemmeno tanto ai suoi giocatori. Acerbi guarda a destra e a sinistra e spesso si ritrova un compagno diverso (non che a lui sposti qualcosa), ma l'alternanza di Simone Inzaghi è figlia anche del turnover generale, pallino fisso del piacentino da inizio stagione. Ma attenzione, alcune scelte o numeri che andremo ad analizzare sono generate dal rendimento (spesso altalenante) di alcuni interpreti e non solo. La difesa di Inzaghi cambia spesso volto, in poche apparizioni si è vista la retroguardia "titolare", che a questo punto lasciamo decidere a voi quale sia. Da previsioni estive il trio doveva essere Radu, Acerbi e Luiz Felipe. Bene, il totale delle loro apparizioni fianco a fianco è fermo a sei (meno della metà delle gare disputate fino ad oggi), schierati insieme per un massimo di sole tre gare consecutive.

TRIANGOLO - Inzaghi l'aveva considerato, gli frullava in testa già da Auronzo questo scenario. Cercare di avere una difesa duttile e double face tra campionato ed Europa League. Aveva considerato il fattore Radu, anche se le prestazioni del romeno gli hanno scombussolato felicemente i piani (vedesi le tre in una settimana, da titolare e per 90'). Ma torniamo alla coppia definita titolare in precedenza: Ace-Radu-Luiz son partiti forte con le prime due consecutive in campionato giocate, poi insieme altre tre volte di fila. Nelle ultime settimane il trittico ha perso di continuità, non giocano insieme dalla sfida casalinga con l'Atalanta, spartiacque (forse) l'imbarcata presa in un tempo. Comunque Inzaghi ha schierato ben sette terzetti difesivi diversi tra campionato e coppe, con un'alternanza che riguarda molto di più la Serie A, considerando che in Europa - lì sì -i tre sono sempre gli stessi: Acerbi, Vavro e Bastos (tranne nell'ultima casalinga col Celtic in cui esordì Luiz Felipe).

STRATEGIA - Non solo alternanza per rifiatare, ma anche motivi tattici: Inzaghi predilige spesso un terzo di destra che possa impostare, coraggioso in progressione, così da poter prendere campo ripartendo dal basso. Caratteristiche che coincidono nella scelta di schierare spesso Patric, interprete migliore di questi dettami, non a caso la sua media voto nelle ultime gare è schizzata. C'è chi storce il naso pensando a un feeling che certamente potrebbe affilarsi meglio scegliendo un terzetto fisso, ma Inzaghi sposta i tasselli soprattutto a seconda dell'avversario, smussa le sue pedine studiando le qualità delle punte che ha di fronte. Poi però ci sono i numeri, che vedono la Lazio quarta difesa in campionato (13 gol) e ultima (7) nel girone E di Europa League. "Creiamo tanto ma concediamo molto, è il nostro modo di giocare", non nasconde Inzaghi. Ma crediamo sia più un fattore di attenzione mentale, una spina staccata nei momenti cruciali delle gare (vedesi la rete del 4-2 di Lamantia con il Lecce), una vulnerabilità di squadra e non solo di linea difensiva. Ma il terzetto cambia, ininterrottamente. In difesa non v'è certezza. Tant'è.

Pubblicato il 12/11 alle 12