PAGELLE Marsiglia - Lazio, in ginocchio da Immobile. Pedro attivo, leggerezze dietro

05.11.2021 07:20 di  Carlo Roscito  Twitter:    vedi letture
Fonte: Carlo Roscito - Lalaziosiamonoi.it
PAGELLE Marsiglia - Lazio, in ginocchio da Immobile. Pedro attivo, leggerezze dietro
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© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport

STRAKOSHA 6: Bella parata sul colpo di testa di Milik, poi freddo dal dischetto a incrociare il rigore di cui aveva intuito la direzione. L’unica dormita è su un cross a giro di Ünder, rimane impassibile, viene salvato dal palo. Quello baciato internamente dal tap-in di Payet.

LAZZARI 5,5: Non dura nemmeno mezzora la sua partita. Fino al momento del problema al polpaccio si era fatto notare solo per un buco che aveva permesso al Marsiglia di mettere in mezzo un pallone pericolosissimo dalla sinistra.

Dal 27’ MARUSIC 5,5: Entra a freddo, si piazza sulla fascia mancina come già successo a Bergamo. Se la vede con Ünder da quella parte, prova a contrastargli le giocate, a evitare il più possibile che rientri sul piede preferito. Viene beffato da un velo che apre la strada a Guendouzi e al 2-2 del Marsiglia.

LUIZ FELIPE 6,5: Tosto in ogni contrasto, qualche fallo glielo fischiano per eccessiva irruenza. Ha il merito di calciare verso la porta il pallone che diventa un assist per Felipe Anderson. Respinge traversoni e conclusioni, si oppone con ogni parte del corpo. Nella ripresa peccato è superficiale sul 2-2, appoggia un pallone a Milinkovic che invece doveva spazzare fuori dallo stadio per la situazione che si era creata con la Lazio schiacciata. 

ACERBI 5,5: Si fa bruciare da Milik, per evitare che colpisca di testa deve allungare un braccio che dà una mano al Marsiglia. Rigore tramite Var. Non commette altre leggerezze, anzi, riesce a limitare gli ingressi in area di rigore e a buttare fuori tutti i palloni vaganti.

HYSAJ 6: Inizia a sinistra, si sposta dalla parte opposta una volta uscito Lazzari. Una buona diagonale nei minuti iniziali, spazza via un cross che poteva diventare sanguinoso. Poche sovrapposizioni, molta attenzione. Basta e avanza in una gara così.

LUIS ALBERTO 6: Sono tutti passi in avanti, al di là degli assist geniali a cui ha abituato. È dentro il progetto, si applica, corre e sbraita, tenta di accendersi spostandosi anche sul centrosinistra, sua posizione naturale. Una buona gara, senza luci eccessive, ma con molta dedizione.

Dal 75’ AKPA AKPRO 5,5: L’ingresso non sposta nulla, se non il baricentro in avanti del Marsiglia.

LEIVA 6: Meglio nella fase di interdizione, un paio di recuperi al limite dell’area di rigore. Nel palleggio va un po’ in difficoltà, sono gli avversargli a fargli pagare il pressing di cui di solito è lui un maestro. Esce arrabbiato, pensava di meritare almeno altri 10 minuti in campo.

Dal 52’ CATALDI 6: La manovra diventa subito accelerata: passaggi di prima, è in forma, gambe e testa si danno il cinque una partita dopo l’altra. Un paio di volte però viene saltato nel tentativo di pressare alto.   

BASIC 6: È la terza volta in stagione che affronta il Marsiglia, la seconda al Velodrome, ci teneva a fare bella figura. Anche per questo non sembra il più felice al mondo quando deve uscire. Prestazione sufficiente, ci mette il fisico, non gli inserimenti che aveva garantito finora in ogni match disputato.

Dal 52’ MILINKOVIC 5,5: Una manciata di secondi e ha una bella occasione per sparare in porta. Gestisce male qualche possesso di troppo, soprattutto per uno con la sua qualità.

FELIPE ANDERSON 6,5: L’approccio è più che timido, i passaggi nei primi 40 minuti sono più che fuori misura. Gli bastano un paio di folate a destra per ritrovare la fiducia, poco dopo ritrova pure l’incrocio dei pali. Stop e tiro che non lascia scampo a Pau Lopez. La ripresa è un’altra storia, anche a livello di contributo difensivo.

Dal 75’ MORO 6: Pochi spunti, solo una volta ha la possibilità di scattare verso la porta avversaria. Non arriva prima del diretto difensore.

IMMOBILE 7,5: Et voilà, 160: ora sì, guarda tutti dall’alto. Stringe i denti e gioca. E corre. E pressa. E segna. E trascina. Attaccante sublime, diventa un esercizio inutile ricercare aggettivi da associare al suo nome. Gli basta mezzo pallone regalato per infilarla a giro sul secondo palo che neanche con le mani una precisione simile. Pensate se non gli facesse male il ginocchio…

PEDRO 6,5: Non ha bisogno di segnare per essere uno dei migliori. Il più attivo anche quando la Lazio è in difficoltà e a stento riesce a distendersi in proiezione offensiva. Classe ed esperienza, è un piacere vederlo solo per come tocca il pallone.

ALL. SARRI 6,5: Era una sfida cruciale, su un campo difficilissimo, contro tutto e tutti, pure il governo francese. Peccato per la vittoria sfumata, con un pizzico di attenzione in più dietro si poteva tornare a Roma coi 3 punti in tasca.

Pubblicato 04/11