MANUELE BAIOCCHINI (Sky): "Vietato montarsi la testa dopo la Supercoppa...serve un gran difensore centrale...terrei Kozak e Firmani"

18.08.2009 13:07 di  Federico Farcomeni   vedi letture
MANUELE BAIOCCHINI (Sky): "Vietato montarsi la testa dopo la Supercoppa...serve un gran difensore centrale...terrei Kozak e Firmani"

Manuele Baiocchini, giornalista di Sky Sport, ma per anni giornalista del quotidiano “Il Tempo”, di Teleradiostereo e anche di Radio Incontro dove si è sempre occupato in profondità del mondo Lazio, ha parlato in esclusiva ai microfoni de LALAZIOSIAMONOI.IT per offrire il suo punto di vista sulle ultime mosse di mercato, sui pro e i contro del momento della Lazio e sulle aspettative per la prossima stagione.

 

Oltre alle due soluzioni già citate (partenza o tribuna), ne vedi un’altra per risolvere la situazione dei “dissidenti”?

Per De Silvestri e Pandev penso che la situazione sia ormai compromessa. Nel senso che loro due, come Ledesma, hanno chiesto di essere ceduti, ma, soprattutto Pandev, non hanno mai espresso la volontà eventuale di rimanere nel momento in cui non dovessero arrivare offerte importanti. Quindi credo che si arriverà ad una rottura definitiva con situazioni molto spiacevoli: finirà nel peggiore dei modi. Dispiace soprattutto per De Silvestri che è un giocatore che viene dal vivaio. Per quanto riguarda Ledesma invece io credo che si possa trovare un compromesso: lui ha delle ambizioni che consistono soprattutto nel giocare in una squadra che gli garantisca una presenza fissa in Champions League. Poi se non dovesse arrivare questa possibilità, Ledesma si è sempre detto disponibile a rimanere. E siccome di soldi in questo momento nel calcio-mercato ne girano pochi, probabilmente rimarrà.

Quindi non vedresti qualcun altro al posto suo?

Giocatori si trovano sempre. Anche se quando manca un giocatore fondamentale come Ledesma si sente tantissimo. Magari la gente lo fischia quando sbaglia i tiri o i passaggi, ma la sua importanza è tangibile. La Lazio ha vinto la Supercoppa senza di lui, ma credo che la sua assenza si sia fatta sentire tanto: si vedeva che mancava un giocatore davanti alla difesa che facesse filtro. Al momento non mi viene in mente un altro che potrebbe sostituire Ledesma, nonostante sul mercato ce ne siano tanti.

Discorso difesa: si è parlato tanto dell’arrivo di Lugano, poi sfumato. La Lazio continua la ricerca di un difensore centrale. Si sono fatti diversi nomi, tra cui quello di Stovini in questi giorni. Tu che ne pensi?

Secondo me per fare il salto di qualità c’è bisogno di un acquisto importantissimo in difesa. Molti parlano anche di due grandi centrali difensivi, ma per me ne basterebbe uno solo da affiancare a Diakité che in prospettiva può diventare sempre più forte. Poi tenendosi l’esperienza di Siviglia e Cribari, se non parte, a quel punto il reparto potrebbe essere definito completo. Possibilità che rientrino in gioco difensori come Stendardo o soprattutto Stovini vorrebbe dire fare un passo indietro non indifferente: una mossa così indebolirebbe la squadra.

Tra i partenti c’è qualcuno che terresti?

Io terrei Libor Kozak perché è un giovane che potrebbe fare bene e rientrare nel giro della prima squadra. E anche Fabio Firmani, visto che la Lazio al momento non ha tantissime alternative a centrocampo. Se non dovesse arrivarne un altro con le sue caratteristiche, lo terrei.

Tra i nuovi chi ti ha impressionato di più? Eliseu ha deluso finora?

Dipende da come viene considerato Eliseu: se come titolare o come riserva. Se viene considerato titolare allora sì, ha deluso. Per quanto riguarda gli altri Cruz è un giocatore d’esperienza, ma non mi aspetto il salto di qualità con l’argentino. Passare da Pandev a Cruz, per come la vedo io, non è assolutamente un miglioramento. Per come si erano messe le cose, certo, la situazione è migliorata visto che Pandev non aveva più stimoli per giocare…però non è un salto di qualità.

A livello di prospettive, dove può arrivare la Lazio in questa stagione?

A prescindere dalla risoluzione o meno dei tre “dissidenti”, la Lazio deve avere come obiettivo quello di giocarsela per arrivare al 4° posto. Il decimo posto dell’anno scorso è stato una grande delusione anche perché credo che la Lazio avesse i mezzi per arrivare a lottare fino alla fine almeno per il quarto posto. Poi magari non ci arrivava, ma aveva tutte le carte in regola per tentare. Credo che l’obiettivo di quest’anno sia lo stesso. E poi sarà importante andare avanti più possibile in Europa League: un palcoscenico per far tornare la Lazio a buoni livelli di visibilità europea.

A proposito di questo, come vedi l’Elfsborg?

Io credo che non sia un problema l’Elfsborg. Se gli svedesi sono un problema, allora sarà un problema tutta la stagione della Lazio…! Per me sarà un passaggio del turno agevole contro una squadra che non ha grandi individualità. Anche se queste squadre scandinave sono sempre più avanti nella preparazione in estate (in Svezia siamo alla 19ª giornata di campionato, ndi), alla fine quello che conta sono i valori tecnici. Mi ricordo che gli stessi discorsi si facevano prima del preliminare di Champions League contro il Copenhagen, nonostante quella Lazio e quel Copenhagen (estate 2001, ndi) fossero più forti delle squadre attuali: alla fine, dopo aver perso in Danimarca, la Lazio vinse al ritorno 4-1 perciò io non mi preoccuperei più di tanto. Soprattutto perché l’andata a Roma deciderà molto. Mi aspetto un risultato positivo all’Olimpico.

Motivi per preoccuparsi in questa stagione ce ne sono?

Il lato preoccupante è che la Lazio ha vinto la Supercoppa Italiana e spero che questa vittoria non inganni. La squadra ha evidenziato dei limiti insieme anche ad un’organizzazione difensiva e ad un’impostazione tattica perfette: ha vinto con un rimpallo fortuito e con un gran gol in contropiede. Ma ho notato che si è creato un entusiasmo fin troppo eccessivo intorno a questa vittoria. Io neanche me l’aspettavo. Se la squadra risponderà con entusiasmo anche all’inizio del campionato, prendendo giovamento dalla vittoria della Supercoppa allora ben venga; altrimenti il rischio è che qualcuno si monti troppo la testa e che si veda la strada in discesa per tutta la stagione, e sappiamo bene che non sarà così. I giocatori devono esserne consapevoli.

L’inizio di campionato come sarà secondo te? Nasconde qualche insidia?

L’inizio di campionato è sempre insidioso, ma per quello che riguarda il calendario alla Lazio non poteva andare meglio: la prima con l’Atalanta all’Olimpico, sebbene i nerazzurri siano una squadra un po’ rognosa, mi sembra abbordabile, così come la seconda a Verona con il Chievo. Direi che sulla carta e a livello di valori tecnici non poteva andare meglio. Poi bisogna vedere sul campo perché magari ci si trova di fronte ad avversari che hanno lavorato molto bene durante l’estate e quindi non è mai semplice. Ci possono sempre essere delle sorprese alla prima, quindi è sempre importante farsi trovare pronti.