Coronavirus, Favalli: "Sono guarito, ma oggi non giocherei tranquillo. Bisognava agire prima"

23.03.2020 19:45 di  Leonardo Giovannetti  Twitter:    vedi letture
Coronavirus, Favalli: "Sono guarito, ma oggi non giocherei tranquillo. Bisognava agire prima"
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Alessandro Favalli, difensore della Reggio Audace, è stato uno dei primi calciatori contagiati dal Coronavirus. Ai microfoni di TMW ha raccontato la sua esperienza: "Queste settimane sono passate in isolamento. Dai primi sintomi sono stato da solo in casa, sapevo già di essere positivo, ma per fortuna sono durati solo qualche giorno. Non sono mai stato ricoverato in ospedale e per fortuna sto bene. Anche prima della mia positività, l’argomento Coronavirus era molto discusso nello spogliatoio. Il mio contagio ha dimostrato che anche noi calciatori siamo vulnerabili. Il calcio si è fermato troppo tardi perché è stata sottovalutata la cosa. Ci si rende sempre conto della gravità delle cose solo dopo che ci siamo dentro, bisognava agire prima. Ora si è fermato tutto e spero che questo stop possa aver avuto successo per diminuire i contagi in modo da ricominciare a giocare il prima possibile”.

RIPARTIRE - "Oggi non sarei tranquillo nel riprendere a giocare. Vorrei avere la certezza che il problema non possa ripresentarsi, solo a quel punto mi sentirei tranquillo al 100%. I miei compagni mi scrivono ogni giorno, si sono preoccupati tutti delle mie condizioni e vogliono informarsi sulla situazione. Sentire l’affetto di tutti i compagni ti aiuta in questi momenti di solitudine. Mi ha fatto molto piacere ricevere il messaggio di Damiano Tommasi”.

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