Stadio delle Aquile, c'è rischio esondazione

Il presidente della Lazio Claudio Lotito freme, accusa il sorpasso della Roma sul fronte "nuovi stadi". Il suo progetto è pronto da un anno - lo stadio Delle Aquile dell´architetto Mercurio, posizionato al chilometro 6,2 della consolare Tiberina, Roma Nord - , ma la doppia presentazione non è mai stata possibile. Ora, svelato con cornice istituzionale il progetto As Roma, il presidente della Lazio preme su Comune e Regione per il via alle concessioni.
La pratica "Stadio delle Aquile" non sarà di facile soluzione. L´assessore all´Ambiente del Comune di Roma, Fabio De Lillo, ancora ieri ha detto: «Il problema rimane il luogo in cui potrà sorgere l´impianto». Lo aveva fatto capire, una settimana fa, anche il sindaco Gianni Alemanno a Radio Rai. Il progetto "Delle Aquile", infatti, è previsto su un´area enorme: 600 ettari, di proprietà al 90% dei fratelli Mezzaroma (Claudio Lotito è suocero di Pietro Mezzaroma, ma non ha buoni rapporti con tutti i rami della famiglia). La zona è segnata sulle carte come «a rischio esondazione» del Tevere. Di più, quest´ampio territorio è considerato il bacino di salvataggio di Roma Nord di fronte a una piena.
Lo scorso gennaio, nei giorni di pioggia intensa che portarono alla tracimazione del fiume in diversi punti della città, le terre di Mezzaroma andarono sott´acqua. All´interno dell´area interessata esiste poi una zona archeologica, che Lotito si è impegnato a tutelare, e in generale c´è un problema di volumetrie. Lotito ha presentato al Comune e alla Regione un plastico dalle proporzioni gargantuesche, con un sviluppo ipotizzabile da 2 milioni di metri cubi (di cemento). Il presidente della Lazio intende realizzare, oltre allo stadio e 40 ettari di parcheggi, quindici campi sportivi fra calcio, calcio a 5, rugby, football americano, baseball, tiro con l´arco e hockey su prato. Poi una pista per l´atletica, quattro piscine (tre olimpioniche) e un palazzetto per il basket e il volley. Quindi, uffici per il club e museo della Lazio, ma soprattutto un centro commerciale su due piani, un albergo a 4 stelle e 25 ettari per un parco giochi che potrà diventare area concerti.
Una nuova città a nord della città, completata con un´edificazione di palazzine vista Tevere. Tutto questo ha già provocato uno scontro in giunta con le dimissioni di Claudio Barbaro, già delegato del sindaco alla questione stadi, fortemente contrario al progetto Lotito.