Svolta Firmani, l'agente conferma l'ottimismo: "La sensazione è che la posizione di Fabio sia in dirittura d'arrivo"

Tra Firmani e la Lazio c’è aria di riconciliazione. Dopo il colloquio chiarificatore andato in scena la scorsa settimana con il presidente Lotito, questa mattina è arrivata la conferma diretta da parte dell’avvocato Giulio Dini, agente del mediano capitolino: “Diciamo che c’è la sensazione che la posizione di Fabio sia finalmente in dirittura d’arrivo - ha dichiarato Dini ai microfoni di Teleradiostereo - Al momento è soltanto una sensazione perché non c’è niente di conclamato, ma l’impressione è che la società stia valutando la posizione di Fabio. Come dire lasciamoci alle spalle il passato. Corrisponde a verità la notizia che Fabio ed il presidente si sono incontrati in occasione del ritiro di Formello. Non è stato un incontro formale e prefissato, ma una chiacchierata tranquilla ed informale, nella quale il ragazzo ha rinnovato la sua volontà di fare parte di questo progetto perché si sente parte integrante della squadra. Mi pare che ci siano state delle parole attese da tempo per dissipare una nebbia che si era creata forse senza giustificazione”.

Ma lei crede che l’esclusione di Fabio sia stata dettata da una motivazione tecnica?
“Ci sono delle cose che non so ed altre rispetto alle quali preferisco non parlare. Quello che realmente non so è se ci sia stata mai una motivazione precisa per cui Fabio non abbia fatto parte dell’attività della prima squadra. E con ciò mi riferisco anche agli allenamenti. Per questo non c’è niente di conclamato. La mia impressione è che Firmani tecnicamente nella rosa della Lazio ci stia benissimo. Per le caratteristiche che ha, è un calciatore che avrebbe già da tempo potuto dare il suo contributo. Visto che tutte le cose sono in evoluzione e dato che Fabio ha sempre mantenuto un atteggiamento positivo e propositivo, sia è arrivata ad una considerazione che effettivamente questo ragazzo ha tanta voglia, tanta rabbia e tanto tempo da recuperare che possa dare un contributo importante. Che è un po’ il buon senso al quale abbiamo sempre fatto riferimento in questi lunghi mesi. Sono parti che non si sono mai fatti la guerra, ma che non si sono mai tenute per mano. Forse è il momento che comincino a farlo, per l’interesse di tutti”

Ma è possibile che queste incomprensioni siano nate nell’ultimo giorno di mercato, quando Fabio rifiutò alcune proposte?
“No, io credo che questa sia una leggenda metropolitana, perché Fabio è un contratto che non pesa in modo particolare sulla gestione dell’azienda Lazio. Una sua cessione non avrebbe determinato particolari miglioramenti patrimoniali. E’ una cosa al quale francamente non voglio credere, perché credo nel buon senso di chi opera. Credo che questa fiducia che Fabio ha avuto porti dei risultati. Tra l’altro quei movimenti di mercato si sono concentrati solamente nelle ultime ore ed in maniera incerta. Si parlava di contratti e prospettive, niente di così certo”

Ma avete mai pensato di seguire il percorso intrapreso da Pandev?

“Come estrema ratio è sicuramente una possibilità che non doveva essere esclusa in partenza. Fabio ha preferito lavorare in un’altra direzione per tutta una serie di motivi, tra cui l’attaccamento che lo lega alla società e alla tifoseria. Si è messo davanti un tempo di attesa più lungo rispetto a quello di altri suoi colleghi per vedere se la sua posizione poteva essere compresa. Ripeto, la sensazione ,ma non la certezza, è che questo sia avvenuto. Ci accompagna l’ottimismo di ritornare a calcare il campo, cosa per cui ha lavorato in questi mesi Fabio”.