Collovati: "Non finire il campionato sarebbe una tragedia"

Momenti complicati per il calcio, le società studiano il modo per arginare la crisi derivata dall'emergenza Coronavirus. Ai microfoni di Lady Radio ne ha parlato Collovati: "La riduzione degli stipendi? Al di là del lavoro fatto da Tommasi e dall’Aic, non c’era bisogno di sollecitare i calciatori perché in tanti l’hanno fatto di loro spontanea volontà. Ai calciatori non si può imputare nulla, hanno a cuore la solidarietà e spesso vengono criticati troppo per quello che non sono. La ripresa del campionato? Alcuni presidenti pensano a livello personale e non a livello collettivo, pensano alle loro fortune economiche invece che ai disagi che possono causare da una mancata conclusione del campionato. Io sto con Gravina e la Uefa per far finire la stagione, anche a luglio e in estate. Una mancata conclusione sarebbe una tragedia nella tragedia, un bagno di sangue".
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