Diritti TV, il Consiglio di Stato conferma le multe a DAZN e TIM per l’accordo del 2021

19.06.2025 21:30 di  Andrea Castellano  Twitter:    vedi letture
Fonte: Tuttomercatoweb.com
Diritti TV, il Consiglio di Stato conferma le multe a DAZN e TIM per l’accordo del 2021
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Il Consiglio di Stato ha respinto i ricorsi presentati da DAZN e TIM, confermando le sanzioni comminate nel 2023 dall’Antitrust per un'intesa giudicata lesiva della concorrenza in occasione della gara per i diritti TV della Serie A 2021/22. Le multe restano quelle stabilite: 760.776 euro per TIM e 7.240.250 euro per DAZN.

La sentenza, resa pubblica nei giorni scorsi, arriva al termine del procedimento d’appello avviato da Telecom Italia, DAZN Limited e DAZN Media Services contro il pronunciamento del TAR del Lazio, che un anno fa aveva già rigettato i ricorsi delle due società, ritenendo legittima la sanzione dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato.

Nel mirino dell’Antitrust era finito il cosiddetto “Deal Memo”, siglato nel luglio 2021 da DAZN Limited e TIM, considerato un accordo restrittivo della concorrenza in vista della gara indetta dalla Lega Serie A per l’assegnazione dei diritti di trasmissione. L’intesa prevedeva una serie di clausole esclusive, come la durata triennale (con proroga opzionale di altri tre anni), il vincolo per DAZN a non stringere accordi con altri operatori e un’offerta commerciale “hard bundle” legata esclusivamente ai servizi TIM.

Secondo i giudici, il contratto aveva "una portata escludente" tale da rafforzare indebitamente la posizione di entrambi i soggetti sul mercato, con DAZN favorita nella gara grazie al supporto economico di TIM, e quest’ultima premiata con privilegi nella distribuzione dei contenuti calcistici, a scapito degli altri concorrenti nel settore della connettività.

Sul piano delle sanzioni, la decisione di Palazzo Spada ha confermato in sostanza l’impianto del provvedimento Antitrust, rigettando le contestazioni avanzate sia da TIM che da DAZN Limited. L’unica eccezione riguarda una censura parzialmente accolta: quella di DAZN in merito al calcolo delle sanzioni basato anche sui ricavi delle vendite dirette, che ora dovranno essere riconsiderati dall’Autorità alla luce della reale incidenza dell’accordo contestato.

Diversa, invece, la posizione di DAZN Media, che ha visto accogliere il proprio ricorso: secondo il Consiglio di Stato, infatti, non ci sono elementi sufficienti per considerarla coinvolta nell’intesa oggetto di sanzione, firmata e applicata dalla sola DAZN Limited.

Va precisato che la vicenda è riferita esclusivamente all’accordo del 2021, ormai superato, e non ha alcuna connessione con il nuovo ciclo di diritti televisivi della Serie A, valido dal 2024/25 fino alla stagione 2028/29.