Figc, Gravina: “Il calcio eccellenza italiana. Var? Non si torna indietro…”

Il presidente della Figc Gabriele Gravina ha illustrato il bilancio, esprimendo soddisfazione per i risultati e dando le linee guida per il futuro.
06.12.2019 08:45 di Elena Bravetti Twitter:    vedi letture
Fonte: Elena Bravetti - Lalaziosiamonoi.it
Figc, Gravina: “Il calcio eccellenza italiana. Var? Non si torna indietro…”
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Nella giornata di ieri è stato presentato il quarto Bilancio Integrato della Figc. Presente, ovviamente, il presidente Gabriele Gravina, oltre al presidente di Sport e Salute Rocco Sabelli ed il vicepresidente del Coni Franco Chimenti. Il bilancio, riporta la rassegna stampa di Radiosei, si basa su cinque capitoli (economico, produttivo e naturale, umano, intellettuale ed organizzativo ed, infine, sociale e relazionale) che finiscono per sviluppare cinque attività: sportiva, di sviluppo del calcio, di sviluppo della brand identity e di gestione e organizzazione interna. Tutto ciò per cercare di soddisfare 32 milioni di tifosi e quasi 1,4 di tesserati, tra cui oltre 800 mila under 20. I risultati sono stati sorprendenti: l’impatto socio-economico è di oltre tre miliardi di euro, il fatturato è di 4,7 milardi l’anno, il 12% del Pil del calcio mondiale è prodotto in Italia. Il numero uno della Figc ha espresso la propria soddisfazione per quanto ottenuto, indicando le linee guida per il futuro: “Il calcio è una delle eccellenze del Made in Italy. Siamo una realtà centrale nel processo di responsabilità e modernizzazione del paese. Il nostro è un sistema che genera un valore straordinario. Al di là dei numeri, è il perimetro ciò che ci interessa davvero. E in quel perimetro c’è voglia di difendere il mondo del calcio e dimostrare che tipo di veicolo sia dal punto di vista della socializzazione. Ma da ora in poi l’obiettivo è quello di investire sempre di più su tre macroaree: il rapporto con la scuola, la tutela della salute e la responsabilità sociale.

VAR - Parole di Ceferin? Non le commento, mi limito ad una riflessione. Oggi la Var credo sia la testimonianza della modernità dei tempi, non si può pensare di poter tornare indietro. Dobbiamo continuare a sviluppare il processo evolutivo del mondo del calcio e la Var fa parte proprio di questo processo. Va migliorata ma il calcio ha bisogno di certezze, non si può più tornare nelle zone grigie”.

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