Lazio, Cammarata: "Inzaghi mi ringraziò per la doppietta, oggi è un grande tecnico"

Non ha vestito la maglia della Lazio, ma è entrato comunque nella storia biancoceleste. Fabrizio Cammarata, oggi tecnico della Dinamo Tirana in Albania, il 30 aprile del 2000 con la sua doppietta alla Juventus regalò un pezzo di Scudetto ai capitolini che intanto battevano 3-2 il Venezia con uno dei gol siglato tra l’altro da Simone Inzaghi. “Con Simone abbiamo giocato nelle Nazionali giovanili”, racconta Cammarata a Radio Incontro Olympia. “Sono contento per lui – prosegue - perché è preparatissimo e se lo merita, è una persona fantastica. Nessuno se lo aspettava e meriterebbe un riconoscimento importante. Poi io qualcosa in comune con la Lazio ce l’ho (sorride, ndr). Un paio d’anni dopo, incontrandoci in Primavera, Inzaghi mi ringraziò. Mia moglie è di Roma e quando andavamo in giro mi salutavano in tanti. Io in quel momento pensavo alla salvezza del Verona, ma questi attestati di stima fanno piacere. Anche il direttore Tare è mio amico e ogni tanto lo sento, mi ha chiamato anche quando sono andato in Albania”.
VENT’ANNI DOPO - “Finalmente è un campionato a tre, anche la Lazio è lì e deve crederci perché ha un organico importante. La Juventus, avendo ventidue titolari, resta la favorita ma le coppe possono portare via energie. La Lazio può inserirsi nella lotta”.
IMMOBILE E GLI ATTACCANTI - “Immobile ho avuto modo di vederlo anche a Pescara, è l’attaccante moderno che aiuta la squadra e fa gol. Quando si sente la fiducia di allenatore e società è importante. Io me lo aspettavo, magari non proprio così. Ma parliamo di un attaccante importante per il calcio italiano che ha doti realizzative fantastiche”. Una luce in un quadro più scuro: “Prima gli attaccanti italiani erano i migliori al mondo, c’era l’imbarazzo della scelta. Ovviamente è un problema, bisognerebbe ripartire dai settori giovanili in cui vanno formati i giocatori prima di vedere il risultato. Servirebbero anche allenamenti specifici, curando di più gli esercizi individuali. Ad esempio andrebbero abituati a calciare in porta. Poi se in partita non hai occasioni c’è qualcosa che non va.”
PARMA - LAZIO, PRONTO UN ESODO BIANCOCELESTE