ESCLUSIVA - Flachi: "La Sampdoria è il mio amore, Pioli un fratello maggiore"

12.12.2015 10:00 di  Davide Capogrossi  Twitter:    vedi letture
Fonte: Davide Capogrossi - Lalaziosiamonoi.it
ESCLUSIVA - Flachi: "La Sampdoria è il mio amore, Pioli un fratello maggiore"
TUTTOmercatoWEB.com
© foto di Federico De Luca

È il terzo marcatore della storia della Sampdoria dietro due mostri sacri come Roberto Mancini e Gianluca Vialli. Il suo amico Vincenzo Montella, in questi tempi di magra, gli concederebbe volentieri una maglia da titolare. Francesco "Ciccio" Flachi non ha bisogno di presentazioni, a Marassi è un'istituzione. I problemi extracalcistici che hanno contraddistinto la seconda parte della sua carriera hanno macchiato l'immagine di un attaccante tascabile dal talento sottovalutato. Una lunga carriera iniziata nella sua Firenze, in una squadra piena di talento, dove non era semplice emergere. Uno dei compagni che gli tesero la mano fu l'esperto centrale difensivo Stefano Pioli. "Un signore, come un fratello maggiore per me" - confessa Francesco Flachi nella lunga intervista rilasciata ai microfoni di Lalaziosiamonoi.it. A Genova, sponda blucerchiata, trovò il suo ambiente ideale: 112 reti in 8 stagioni, le avances delle grandi squadre dribblate come difensori. Lunedì la Sampdoria, il suo grande amore, incrocerà la Lazio di quello Stefano Pioli che tanto lo aiutò in quel di Firenze.

Sampdoria e Lazio, possiamo parlare di due squadre sull'orlo di una crisi di nervi? "Può essere, se consideriamo i risultati che hanno ottenuto negli anni passati, non stanno facendo molto bene. Non sarà una partita semplice dal punto di vista mentale. La Sampdoria è un po' più avvantaggiata, giocando in trasferta non ha la pressione del pubblico, può avere qualche percentuale in più rispetto alla Lazio. In questa situazione qui, chi dovesse sbloccare il risultato scaricherà tanta tensione e può avere più possibilità di portare a casa un risultato positivo. Sarà una partita tesa e contratta, entrambe le squadre avranno timore di prendere gol".

Il tuo amico Vincenzo Montella è tornato al suo primo amore ma non riesce ad ingranare. Qualcuno parla di mancanza di motivazioni dopo le faville di Firenze. "Assolutamente no. Vincenzo in questi anni ha portato un calcio nuovo in Italia, l'ha dimostrato alla Fiorentina facendo grandi campionati. A Catania ha fatto molto bene, penso che le motivazioni siano importanti nel calcio e che Vincenzo le abbia sempre sapute trovare sia da calciatore che da allenatore. Il problema è che nel calcio bisogna buttarla dentro. In questo momento gli attaccanti della Sampdoria non stanno segnando, arrivano le sconfitte e i problemi. Nessuno ha colpe, ci sono momenti nell'arco di un campionato in cui le cose non vanno bene. Bisogna stare tranquilli anche se è facile dirlo da fuori. Mentalmente arriva la paura, è più semplice sbagliare. Una grande prestazione condita da una vittoria sarebbe la medicina migliore".

Anche la Lazio fatica a trovare la via del gol e la maglia da centravanti viene passata di partita in partita."La differenza la fanno sempre il portiere e l'attaccante, sono loro i principali artefici delle vittorie. Gli attaccanti ci sono, è un periodo in cui non gira bene. L'importante è avere la calma, essere concentrati e cercare di sfruttare tutte le occasioni. Sono momenti, bisogna avere pazienza e anche un pizzico di fortuna che ti possa far cambiare risultato e umore".

Tu conosci molto bene anche Stefano Pioli, avete giocato insieme nei tuoi primi anni alla Fiorentina. "Stefano è una grandissima persona, gli faccio un grande in bocca al lupo. Tutto quel che sta facendo di buono se lo merita perché è stato un grandissimo compagno. È sempre stato un signore, come un fratello maggiore per me. Come persona mi ha dato tanto. Non ho avuto il piacere di essere allenato da lui, ma ho sentito il racconto di tanti giocatori che l'hanno avuto in passato e ne parlano un gran bene. Una persona piacevole, sta diventando un grande allenatore. È giusto che la Lazio continui con lui".

Nell'estate del 2006 eri nel tuo massimo splendore, la Lazio ti ha cercato. "Non so se ne parlarono le due società, con me no. Portarmi via da Genova sarebbe stato difficile per tutti. il mio rapporto con la città è tuttora bellissimo. Mi avrebbe fatto piacere l'interesse della Lazio così come quello delle grandi squadre. Se l'avessi saputo non avrei comunque lasciato la Sampdoria, è stato il mio amore più grande a livello calcistico. Ho rifiutato anche il Monaco per la Samp, figuriamoci...".

© RIPRODUZIONE RISERVATA - La riproduzione, anche parziale, dell’articolo è vietata. I trasgressori saranno perseguibili a norma di legge.