LE PAGELLE - Lazio, Caicedo punta col tacco. Luis la sblocca, Bastos e Caceres insicuri

Pubblicato il 20/09/2018 alle ore 21.00
21.09.2018 07:21 di Carlo Roscito Twitter:    vedi letture
Fonte: Carlo Roscito - Lalaziosiamonoi.it
LE PAGELLE - Lazio, Caicedo punta col tacco. Luis la sblocca, Bastos e Caceres insicuri
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PROTO 6: Di parate, nemmeno una. Ma solo perché l’Apollon ci prova poco e quando lo fa non centra lo specchio della porta. E purtroppo l’unica volta che lo fa è con la bordata di Zelaya da pochi passi. Viene fulminato, non poteva nulla. 

BASTOS 5.5: In controtendenza rispetto al resto della squadra. Fino all’intervallo è quello più in difficoltà del reparto arretrato nonostante la squadra abbia il comando del gioco. Il meglio di sé lo mostra a inizio secondo tempo, nel momento in cui l’Apollon prende fiducia e si avvicina all’area di rigore di Proto. E lì un paio di chiusure sono provvidenziali. Anche se Carayol da quella parte è una scheggia…

ACERBI 6.5: Sempre nel posto giusto nel momento giusto. Chiude in anticipo, si frappone al tiro di Papoulis ed evita un pericolo enorme nel primo tempo. Comandante della difesa, si è preso subito i gradi da leader. Uno dei tre superstiti a

CACERES 5.5: Sul centrosinistra come a Empoli dopo l’infortunio di Radu. Soffre soprattutto nella ripresa, i movimenti non sono ancora totalmente sincronizzati con quelli dei compagni. 

BASTA 6: Regge botta per un’ora abbondante, poi gli finisce la benzina ed era anche preventivatile. Si guadagna la sufficienza abbondante: si era fatto apprezzare, era sceso con costanza percorrendo tutta la corsia di destra. Ripaga la scelta di Inzaghi di non averlo escluso dalla lista.

MURGIA 6.5: Con gli scarpini tutti puliti “rischia” di sbloccare il risultato quando non sono passati nemmeno 20 secondi: arriva a rimorchio sull’assist all’indietro di Caicedo e calcia con il sinistro. La punta delle dita del portiere, anche quelle ancora pulite, deviano il tentativo in corner. Si dà da fare, sfrutta la chance europea, contrasta e si inserisce. Quanto si inserisce. 

BADELJ 6.5: Su di lui ci sono pochi, pochissimi dubbi. Si vede che è a suo agio, che non ha bisogno di entrare nei meccanismi della squadra, è già un ingranaggio utilissimo. Imposta senza mai dimenticare di dare una mano al reparto arretrato. 

Dal 61’ LEIVA 6: Entra per alzare la diga e diminuire i rischi. Si becca un giallo per frenare una ripartenza. Il solito baluardo. 

MILINKOVIC 6: Non incanta e non domina fisicamente, ma entra in tutte le azioni rilevanti del primo tempo. Suo il filtrante per Caicedo che dà l’avvio all’1-0 di Luis Alberto. Inzaghi gli risparmia il finale, è chiamato agli straordinari in questo tour de force. Le sue giocate serviranno più domenica col Genoa. 

Dal 72’ LULIC 6: Esterno o mezzala, importante dall’inizio o dalla panchina. Si divora un gol grosso come una casa: troppa tranquillità con la porta vuota.  

DURMISI 6.5: Un furetto sulla sinistra. Scappa via alle spalle di Joao Pedro, gli fa passare una serataccia. È indemoniato, si vorrebbe mangiare il campo, dimostrare di avere la fame di emergere e conquistarsi la fiducia di Inzaghi. Viene graziato a 20’ dalla fine da Schembri: si era addormentato, per fortuna il colpo di testa finisce fuori di un paio di centimetri. 

LUIS ALBERTO 7: Sarà partito in sordina, ed è vero. Non avrà ancora illuminato con le magie dello scorso anno, ed è vero pure questo. Però è pure vero che due gol segnati in cinque partite - per un trequartista che tutti non considerano al 100% della forma - non sono male per niente. Non si emoziona a tu per tu con Bruno Vale e il suo tiro vale il vantaggio. 

Dal 61’ IMMOBILE 6.5: Staffetta di mezzora con Luis Alberto. Permette alla Lazio di ripartire seppur sia stanca. Trasforma con una bomba dagli undici metri il 2-0 definitivo. 

CAICEDO 7: La punta che fa il tacco. Ed è geniale, perché libera un’autostrada a Luis Alberto, che è già munito di biglietto per il casello e quindi per il gol. Già in partenza di azione era stato intuitivo a giocare la palla di prima intenzione con il sinistro. Un lavorone di 90’ per la squadra: si guadagna il rigore della tranquillità (che avrebbe voluto calciare). Forse se lo sarebbe meritato. 

ALL. INZAGHI 6.5: Vince ed era l’unica importante nella serata d’esordio. Lo fa con 8 giocatori diversi rispetto a Empoli, con una rivoluzione più che un turnover. Ha ottenuto i 3 punti distribuendo le energie tra una partita e l’altra. Si parte con il piede giusto. 

APOLLON LIMASSOL (4-2-3-1): Bruno Vale 6.5; Joao Pedro 5.5, Roberge 6, Yuste 6.5, Vasiliou 6; Kyriakou 5 (Markovic 6), Sachetti 5.5; Papoulis 6, Pereyra 5 (Zelaya 6.5), Schembri 6; Maglica 5.5 (Carayol 6.5). All. Avgousti 6.