Bottaro (DAZN) racconta Kent: "Adatto alla Lazio, sa gestire i derby. Somiglia a..."

01.02.2024 16:35 di  Edoardo Zeno  Twitter:    vedi letture
Bottaro (DAZN) racconta Kent: "Adatto alla Lazio, sa gestire i derby. Somiglia a..."

La Lazio è vicinissima a chiudere il suo primo (e anche unico) colpo della sessione invernale di calciomercato. A un passo dalla firma Ryan Kent, esterno classe 1996 cresciuto nel Liverpool, esploso nei Rangers e di proprietà del Fenerbahce. A parlare delle caratteristiche tecnico tattiche del ragazzo, ci ha pensato Bruno Bottaro, giornalista di DAZN ed esperto di calcio turco. Di seguito il suo racconto in esclusiva a Lalaziosiamonoi.it.

"È un ottimo giocatore ma quest’anno si è trovato un po’ chiuso tra Tadic e l’ex Roma Under. Lo hanno preso in estate per farlo giocare ala sinistra, occupa quella zona del campo ma può giocare anche sull’altra corsia. Tadic doveva giocare da seconda punta e adesso è diventato un’ala sinistra a tutti gli effetti. Sta rendendo molto bene, crossa molto bene con il mancino. Under invece è esploso a destra e Kent è rimasto un po’ fregato. Il Fenerbahce ha tanta abbondanza in quella zona del campo".

È finito un po' ai margini del progetto. Perché?
"Quando giochi poco non riesci a impattare. Lui a inizio stagione doveva essere abbastanza centrale, doveva comporre il tridente con Dzeko e Tadic ma poi è arrivato Under e sono cambiate le cose. Si pensava che venisse lui a fare la riserva e invece ha over performato, è andato molto meglio del previsto e in pochi se lo aspettavano".

Come stanno prendendo la cessione?
"È un peccato perché è un giocatore che sa giocare le partite importanti e sa gestire certi palcoscenici. Non è uno timido, si vede che ha giocato già l’Old Firm (derby Rangers-Celtic). Non ha paura di questi contesti caldi, prima in Turchia e adesso il derby di Roma".

Che tipo di giocatore è?
"Under e Tadic sono due giocatori più qualitativi che si accendono e si spengono. Kent è più costante, ma meno di guizzi. Nel contesto di Sarri può avere senso. Il tecnico chiede ai suoi giocatori di palleggiare e correre tanto. È più adatto alla Lazio che al Fenerbahce".

A quale giocatore somiglia?
"
Vedo in lui alcune caratteristiche di Zaccagni e Isaksen. La Lazio va a tutelarsi in quella posizione. Ha tanta esplosività, ha meno qualità di Felipe Anderson ma è più continuo. Dalla sua ha un bel bagaglio di carisma.

Reggerà il cambio di campionato?
"È stato protagonista di un Celtic-Rangers leggendario in qui è arrivato anche alle mani con un avversario. Sono cose che al livello locale creano un po’ il mito di un giocatore. Ha dimostrato di saper confrontarsi con queste realtà. Il Fenerbahce cerca sempre giocatori che sappiano reggere la pressione di 55 mila spettatori. Anche la Lazio ha bisogno di giocatori pronti, trova un ragazzo anche riposato che ha giocato poco".

E dal punto di vista fisico?
"Quello che mi aveva colpito all’inizio è che era sempre pronto e calato bene dalla realtà, sia dall’inizio che da subentrato. Ne campionato turco trovava sempre difese molto chiuse e pochissimi spazi. È un giocatore molto bravo tatticamente, bella presa della Lazio".

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