Beppe Signori, uno dei migliori cannonieri nella storia laziale

05.11.2022 16:00 di  Lalaziosiamonoi Redazione   vedi letture
Fonte: Lalaziosiamonoi.it
Beppe Signori, uno dei migliori cannonieri nella storia laziale
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Ci sono giocatori che riescono senza alcun problema a fare il salto da una realtà piccola a una squadra in grado di vincere il campionato. Tra gli altri, è questo anche il caso di Beppe Signori, che ha sperimentato sulla sua pelle quanto possa essere imponente il passaggio da Foggia, il suo trampolino di lancio spinto dall’allenatore Zeman, alla Lazio.

Basti pensare che Signori, nel suo primo giorno di raduno si perse a Roma, visto che non riusciva a trovare in alcun modo Tor di Quinto, ovvero la location dove erano state fissate le visite mediche. Cose che possono capitare, ma che aiutano a comprendere quanto possa essere difficile fare il grande salto, già solamente a livello organizzativo. In realtà, però, poi sul campo Beppe Signori saprà trasformarsi in uno dei più grandi bomber della Lazio. Altri tempi e un altro modo di giocare rispetto ai giorni nostri, in cui Ciro Immobile ha riscritto tanti record legati alla storia della società biancoceleste e si trova, ogni anno, a confrontarsi con attaccanti, uno dei duelli più interessanti è senz’altro quello di Leao vs Vlahovic, per vincere per l’ennesima volta la classifica marcatori.

Una doppietta per bagnare l’esordio in biancoceleste

Beppe Signori non tradisce le promesse e fin dalla prima partita fa impazzire i tifosi biancocelesti. L’esordio, infatti, è di quelli davvero super, stupendo qualsiasi appassionato di pronostici e scommesse calcio, nel match che si disputa allo stadio Marassi in trasferta contro la Sampdoria, Signori sigla subito una doppietta utile alla Lazio per pareggiare l’incontro. Soprattutto, però, fa capire ai tifosi di che pasta è fatta.

Si tratta delle prime due reti rispetto alle ventisei totali con cui ha concluso la prima stagione con la maglia della Lazio. Signori ha giocato un ruolo decisivo per le sorti della compagine biancoceleste quell’anno, dal momento che i suoi gol hanno permesso alla squadra biancoceleste di qualificarsi in Coppa Uefa, tornando in Europa dopo un’assenza lunga oltre quindici anni. Dal punto di vista personale, è la prima volta per Signori che guarda tutti dall’alto verso il basso nella classifica marcatori di serie A.

Reti a non finire portano Signori a stella internazionale

La stagione successiva è stata quella della conferma per Beppe Signori, che va in gol con una frequenza clamorosa nella massima competizione italiana. 23 reti in 24 partite sono un bottino pazzesco, che gli valgono il secondo titolo consecutivo di capocannoniere del campionato. Non solo, dal momento che si tratta della definitiva consacrazione per il buon Beppe, dato che viene inserito anche nella lista dei giocatori in lizza per vincere il Pallone d’Oro.

Signori è ormai diventato l’uomo simbolo della Lazio e, al contempo, rappresentano uno dei punti di forza della nazionale italiana, scendendo in campo da titolare nelle gare del Mondiale disputato negli Usa nel 1994, in cui l’Italia si fermò proprio sul più bello, ovvero battuta solamente ai rigori ad opera del Brasile.

Dopo quella forte delusione, Signori torna in biancoceleste e ritrova in panchina Zeman, l’uomo che l’ha lanciato e gli ha dato fiducia ad altissimi livelli. Il calcio spettacolo di “Zemanlandia” non tarda ad arrivare e, insieme a un gioco frizzante e sbarazzino, per l’allenatore boemo arrivano anche tanti risultati positivi.

In campionato la Lazio termina la sua corsa al secondo posto, battuta solamente dalla Juventus. La sensazione è che ormai la squadra biancoceleste sia pronto per ambire allo scudetto. Nell’estate del 1995, però, succede l’impensabile: Cragnotti annuncia la sua cessione al Parma. Una mossa che scatenò una vera e propria mobilitazione dei tifosi, che riuscirono addirittura a bloccare tutta l’operazione. Signori rimase alla Lazio e terminerà ancora un’altra stagione con 24 reti, con un altro titolo di capocannoniere in saccoccia.

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