Lazio, Crespo: le orge, l'errore di Bielsa e i tre tentativi di approdare al Real

In un'intervista rilasciata a Marca, Hernan Crespo ha ripercorso la propria carriera di calciatore, raccontando parecchie cose di sè, dal rapporto con le donne prima di sposarsi al mancato approdo al Real Madrid: “La verità è che è ho debuttato nel calcio che conta a 18 anni e ho conosciuto mia moglie quando ne avevo 27. Non ho mai presentato una fidanzata a casa. Ero single, famoso, giovane e facevo il calciatore. E quand’è così sfrutti determinati privilegi. Ho fatto tantissime cose, non mi sono fatto mancare nulla. Orge? C’è poco da spiegare, c’erano sempre tante ragazze. Ma Crespo si è sempre concentrato sul calcio, a differenza di molti giovani al giorno d’oggi… “Con le televisioni nel calcio sono arrivati i soldi e anche le conseguenze per i calciatori: la fama, il denaro, le donne. Però oggi vedo alcuni giocatori che come priorità cercano solamente questo lato del calcio”.
IL MANCATO APPRODO AL REAL - “Nel 2002 giocavo con la Lazio e il Real Madrid doveva scegliere tra me e Ronaldo. Hanno preso lui e io l’ho rimpiazzato all’Inter. Ma se Ronaldo fosse rimasto a Milano, io sarei finito al Real. La seconda volta è stata nel gennaio 2009, la prima stagione di Mourinho all’Inter. Mi ha cercato il Real, ma mi offrivano soltanto un contratto di sei mesi perchè erano previste le elezioni. E io ho detto di no. Lavoravo con Ancelotti nel PSG. L'idea era quella di essere suo assistente nel Real, ne avevamo parlato, però Florentino Pérez voleva mettere Zidane in quel ruolo e diciamo che ebbe ragione".
L'ERRORE DI BIELSA - Infine, l'ex Lazio si è espresso sulla disfatta dell'Argentina nel Mondiale di Corea e Giappone nel 2002. L'Albiceleste, nonostante la presenza di due attaccanti di prima linea come Crespo e Batistuta, uscì dalla competizione al primo turno: "Appena arrivò Bielsa, stavo giocando talmente bene che preferiva me. Ci fu un periodo in cui chiamava me e a lui no, solo quando io ero infortunato. E toccava a Batistuta. Rimasi titolare fino all'ultimo allenamento, arriva il primo match del Mondiale e Marcelo mette Batistuta contro la Nigeria. Di più non avrebbe potuto fare".
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