Lazio Nuoto, sfratto alla Garbatella nonostante il giudizio del Tar: i dettagli

E' guerra tra Roma Capitale e Lazio Nuoto: il Tar aveva dato ragione ai biancocelesti, ma la piscina della Garbatella è stata assegnata alla Maximo
28.08.2020 19:10 di  Lalaziosiamonoi Redazione   vedi letture
Fonte: Tommaso Marsili
Lazio Nuoto, sfratto alla Garbatella nonostante il giudizio del Tar: i dettagli

Con la sentenza del Tar dello scorso giugno, sembrava che la questione tra la Lazio Nuoto e Roma Capitale per la piscina della Garbatella, fosse risolta. Avendo vinto il ricorso, i biancocelesti potrebbero continuare a gestire l'impianto di viale Giustiniano Imperatore come fanno dal 1984, ma negli ultimi giorni è successo qualcosa che ha dell'incredibile: all'esterno della piscina è stato trovato un avviso di sfratto che diffida la Lazio Nuoto a lasciare i primi di settembre l'impianto. Tutto ciò ha del sorprendente, dato che anche l'assessore dello sport Daniele Frongia aveva commentato senza sorpresa la vittoria biancoceleste. In modo illeggittimo invece l'impianto è stato assegnato alla Maximo

LE PROSSIME MOSSE - Ora la società capitolina non tollera più comportamenti simili e sta decidendo di agire per vie legali e sicuramente l'attività non cesserà il 3 settembre. Queste le parole dell'avvocato e vicepresidente Daniele Sterrantino: “Sembra che la priorità assoluta di Roma Capitale sia quella di cacciare ad ogni costo la Lazio Nuoto dall’impianto della Garbatella, quasi a farne un motivo di vanto personale assegnando la struttura a una società che, citando la sentenza, il Tar ha dichiarato essere priva dei “requisiti speciali di partecipazione al bando”. Inoltre sulla ri-aggiudicazione operata dallo stesso Arch. Ziantoni, pendono ancora abbondantemente i termini di ricorso previsti dalla legge per l’impugnazione avanti al Tar e quindi si instaurerà addirittura un terzo giudizio. Per cui mi sembra quantomeno imprudente la diffida di sfratto operata in queste ore”. 

LE PAROLE DEL PRESIDENTE - Attraverso il proprio sito ufficiale, anche il presidente Massimo Moroli ha voluto esprimere il suo pensiero: “Non cederemo a quella che appare sempre più una persecuzione dell’Amministrazione Raggi, che vuole azzerare la storia gloriosa dei 120 anni del nostro sodalizio, procurandoci sempre maggiori danni patrimoniali di cui qualcuno dovrà rendere conto. Sappiamo che la ragione è dalla nostra parte e combatteremo con tutte le nostre forze sul piano del diritto, in tutti i gradi di giudizio".