Lazio, Piccolo: “Indossavo la maglia di Nesta. Qui ho vissuto un periodo…”

28.04.2022 21:00 di  Martina Barnabei  Twitter:    vedi letture
Lazio, Piccolo: “Indossavo la maglia di Nesta. Qui ho vissuto un periodo…”
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© foto di Giacomo Morini

Mancano due giorni alla sfida tra Spezia e Lazio, in programma sabato alle 20:45 al Picco. Gara attesa da entrambe le parti, in palio ci sono punti importanti. A esprimere le sue sensazioni in merito, ai microfoni di Lazio Style Radio è intervenuto il doppio ex Felice Piccolo. Queste le sue considerazioni: “Lo Spezia sta vivendo un momento tranquillo nonostante i risultati non arrivano, però guardando quelle che sono sotto Motta sta facendo un ottimo campionato. La Lazio dopo la sconfitta col Milan, immeritata, veniva da un filotto di risultati importanti e credo che vada a giocarsi con la Roma un posto in Europa League. Sono curioso della partita che sarà, sicuramente aperta”

IMMOBILE – “Chi si è adattato meglio al cambiamento? Sembra retorico dirlo però, guardando i numeri, è sempre Immobile che si adatta anche al nuovo modulo. Non pensavo fosse così perché Sarri, nelle stagioni precedenti, ha sempre preferito lì davanti un palleggiatore. Non lo è l’attaccante della Lazio, è uno che ti cerca la profondità e si ti viene incontro ma non è uno che ti fa tanto gioco come spesso accade con Mancini in Nazionale. Però quando poi ti porta i numeri e arriva sempre a finalizzazione, che ben venga

MAGGIORE – “Ormai è un veterano. Nel biennio in cui sono stato io veniva a fare qualche allenamento ma nella primavera era un protagonista. Si intravedeva qualcosa in lui. Ai giovani va data la possibilità di sbagliare e confrontarsi, alla fine quelli bravi arrivano tutti. Gioca in uno schema a trazione offensiva, ha tutto per poter esplodere”

LAZIO – “Io personalmente non ero pronto sia mentalmente sia fisicamente, dopo il ritiro mi sono rotto i tendini e ho vissuto quella stagione malissimo. Sono stato il primo acquisto di Sabatini con Lotito. L’ho ripresa alla Juve l’anno dopo e mi sono ripreso la mia carriera che stava svanendo. Quell’annata la ricordo per le tante personalità presenti nello spogliatoio come Igli, Inzaghi, Liverani, Oddo e Peruzzi. Ne potrei nominare tanti altri, il terzo portiere era Handanovic. A quell’epoca Sabatini fece delle cose importanti, venivamo un po’ criticati perché gli anni prima con la mia maglia ci giocava Nesta e quindi immagina la responsabilità di noi giovani. Handanovic? SI mi aspettavo che sarebbe diventato importante. È un professionista, è capitano dell’Inter ma ha gli stessi principi di allora”

PICCO – “Il tifoso spezzino non è né Nord né Sud, è un amore viscerale tramandato dai bisnonni. Possono cambiare le società ma quel tifo li resterà lo stesso. Un po’ come le tifoserie a Roma”

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