Lazio, Sarri: "Marsiglia forte, calendario fatto con leggerezza. Il mio dito più minaccioso dell'Inter..."

21.10.2021 07:15 di Carlo Roscito Twitter:    vedi letture
Fonte: Carlo Roscito - Lalaziosiamonoi.it
Lazio, Sarri: "Marsiglia forte, calendario fatto con leggerezza. Il mio dito più minaccioso dell'Inter..."
TUTTOmercatoWEB.com
© foto di Image Sport

FORMELLO - La terza partita di Europa League. Maurizio Sarri, in conferenza alle 15, presenterà la sfida di domani con il Marsiglia. Insieme a lui in sala stampa ci sarà Felipe Anderson: segui la diretta scritta delle loro parole su Lalaziosiamonoi.it. 

Domande a Sarri:

Ci saranno tanti cambi? Milik la preoccupa?

Con il calendario attuale l'Europa League è quasi infattibile. Il giovedì sera, non potendo giocare più il lunedì, diventa difficile. Vediamo come stanno i ragazzi, il problema è relativo per questa gara perché abbiamo giocato sabato, sarà più che altro un problema per la prossima. Mi preoccupa Milik e tutto il Marsiglia, una squadra che ha gamba, tecnica, gioca un calcio difficile da affrontare. Una partita di grande livello e impegnativa, per noi è importante, con le nuove regole questa gara assume una grande importanza". 

La Lazio ha 3 partite in 6 giorni. Immobile può giocarle tutte?

"Ciro fa parte di quei giocatori che hanno un'importanza talmente elevata nel gruppo che è difficile pensare a una gestione preordinata. Lui è fondamentale per le nostri sorti. Vediamo di volta in volta le reazioni del ragazzo, mi sembra che stia abbastanza bene, ma ci sono 7 partite da qui alla prossima sosta. Ora mi sembra che possa andare avanti, poi vediamo in avanti cosa accadrà". 

Decisioni del giudice sportivo di ieri? Sul poco riposo della Lazio tra una gara e l'altra?

"Questo del riposo è un discorso che investe 7 squadre, queste 7 in totale saranno costrette a giocare per 17 partite con meno di 72 ore di riposo. Significa una media di 2,5 per squadra. Peccato che noi ne avremo 6 e un'altra squadra 0. Vedo che la Lega Calcio è molto disponibile nei miei confronti, mi risponde sempre a differenza di ciò che fa con altri. Noi non pensiamo male o a strategie contro di noi, ma pensiamo che ci sia stata una leggerezza nel calendario. La differenza di 4 a 2 uno la può accettare, 6 a 0 diventa difficile. Ho visto Dal Pino che ha parlato di Premier, io fossi in lui non entrerei in questo discorso, gli ricordo che in Inghilterra i dirigenti hanno portato oltre 5 miliardi euro, in Italia meno di un quinto. In Premier con quei soldi hanno consentito alle squadre di fare rose di un altro livello. Col Chelsea cambiavo pure 10 giocatori tra campionato ed Europa, mi sembra un confronto non proponibile in questo momento per la Serie A. Lascerei perdere quello che succede in Premier, è un altro pianeta, come paragonare la Nba al basket italiano, che è un grande campionato ma la Nba è un'altra storia. Riguardo al giudice sportivo io sono rimasto al mio dito minaccioso... A Milano dissi "non mi devi prendere per il culo perché ho 60 anni..." e sono stato squalificato. Contro l'Inter ho visto mani addosso, mani su un calciatore a terra, si parla di uno sputo che non ho visto e quindi neanche prendo in considerazione. A questo punto penso che il mio dito sia estremamente pericoloso...

Come ha visto Luiz Felipe? Bologna un caso isolato per la Lazio?

"Bisogna dare dimostrazione di continuità, non di reazione. Abbiamo reagito, fatto un bel passo in avanti, siamo stati bravi in una situazione delicata. Poi però ci vuole la continuità, non possiamo fare 20 partite di fila come l'Inter, abbiamo avuto dei dati incredibili. Abbiamo un giocatore come Milinkovic sopra i 3mila metri di velocità, non mi era mai successo di vederne uno a parte Kanté. Non può essere ripetuta per 20 volte di fila una gara così, ma dobbiamo mantenere certe prerogative. Hanno fatto qualcosa di meglio in difesa, dobbiamo migliorare certe cose, sia Luiz che Acerbi, sono quelli che finora hanno giocato di più, gli viene chiesto di essere più comunicativi. Quando uno non ha bene in mano una materia diventa difficile assumere il comando della linea. Abbiamo cercato di dare continuità a loro due perché giusto puntare sui meccanismi, ma abbiamo altri giocatori pronti. Con una migliore comunicazione possiamo rivolvere il problema". 

Tutte queste polemiche perché allena la Lazio?

"Non lo so, siamo stati sfortunati, è triste pensare a una cosa così. In Premier gli arbitri erano inferiori, i nostri sono belli, muscolosi, palestrati, corrono, ma l'atteggiamento è diverso. Il rapporto in Premier è più confidenziale, in Inghilterra non si parla tanto dell'arbitro, qui ci sono tante polemiche, le colpe saranno anche nostre che non mettiamo in condizione l'arbitro di potersi esprimere".

Rilancio Zaccagni?

"Zaccagni non ha bisogno di rilanciarsi, ha fatto uno spezzone di partita sabato, ha avuto la febbre appena rientrato, quindi ha avuto un rallentamento. Sta facendo bene, deve ritrovare il 100% della condizione. Se devo essere sincero, ha giocato pochi minuti ma ha fatto un grande ingresso contro l'Inter. Ha aiutato con qualche punizione guadagnata e in fase difensiva". 

Lazio adatta per caratteristiche all'Europa League?

"Questa è una manifestazione difficile, prima i gironi erano semplici, ora lo sono meno, le squadre che rendevano più agevoli i gruppo ora sono finite in Conference. Più difficile la competizione anche per quello che è diventato il regolamento, è una manifestazione estremamente complessa, più di prima. Crea difficoltà in campionato enormi, ora siamo in ballo e vogliamo rimanere in ballo, quella di domani è una gara importante, domani ci può aprire dei percorsi o ce li può rendere estremamente difficili". 

Pubblicato il 20/10