Bologna - Lazio, Sarri: "Arrivati scarichi. Espulsione Ace? Succede quando giochi con la testa tra le nuvole"

L'allenatore della Lazio ha commentato la cocente sconfitta rimediata nella trasferta di Bologna per 3-0
04.10.2021 07:40 di  Tommaso Marsili  Twitter:    vedi letture
Fonte: DAZN
Bologna - Lazio, Sarri: "Arrivati scarichi. Espulsione Ace? Succede quando giochi con la testa tra le nuvole"

La Lazio non riesce a chiudere la settimana facendo en plein. Dopo la vittoria nel derby domenica scorsa e giovedì in Europa League, i biancocelesti si sono bruscamente fermati perdendo 3-0 a Bologna. Maurizio Sarri ai microfoni di Sky Sport  ha spiegato i motivi della sconfitta: "Siamo arrivati scarichi sotto tutti i punti di vista. Il Bologna era una squadra viva, cattiva in campo, noi eravamo scarichi fisicamente e dal punto di vista mentale. E’ una gara da prendere in consdierazone per capire i motivi che hanno portato alla sconfitta ma anche da dimenticare velocemente. Quando sei stanco è stanco tutto l’ambiente, è stanco lo staff, i fisioterapisti, questa stanchezza la attacchi anche a chi ha giocato meno. E' anche un discorso di mentalità, di rimanere costantemente sul pezzo, la Lazio negli anni è sempe stata una squadra alterna, è qualcosa su cui dobbiamo lavorare. La gara di oggi non si può neanche prendere in considerazione più di tanto".

MILINKOVIC E LUIS ALBERTO - "Devono diventare centrocampisti totali, sono poco portati alla fase difensiva e al sacrifico nelle fasi di rientro, molto portati a giocare palla al piede. Le qualità per farlo ce l’hanno ma dipende molto da loro due".

ROSA - "Qualche criticità c’è per forza ma è giusto parlarne all’interno dello spogliatoio. Siamo l’unica squadra ad aver giocato dopo 61 ore, ho detto ai giocatori che dobbiamo fare una lotta contro la Lega ma questo non deve essere un alibi. Potevo capire che se si fa una partita tosta, ci sta anche la sconfitta se alla fine termini la benzina ma noi eravamo così dall’inizio. La squadra oggi gli spazi se li è chiusi da sola, i giocatori volevano tutti la palla addosso, con la palla sempre sui piedi e mai in movimento".

ACERBI - "Un quarto d’ora prima in panchina dicevo questa era la classica partita da espulsione e poi è arrivata, questo accade quando giochi con la testa fra le nuvole. Purtroppo rientrava nel copione della partita”.

L'allenatore biancoceleste ha proseguito poi ai microfoni di Dazn: "Siamo arrivati completamente scarichi non solo fisicamente ma anche mentalmente. Ho visto una squadra che lottava e veniva sempre sulle seconde palle contro una squadra passiva, sia in fase offensiva che difensiva. Dobbiamo fare un esame di coscienza ma non prendere la partita di oggi come qualcosa di tangibile perché non è giudicabile. Siamo stati l’unica squadra d’Europa a giocare dopo 60 ore. Chiaro che ha influito, non solo fisicamente ma anche mentalmente e su quello dobbiamo lavorare noi. Facciamo la guerra perché non succeda più ma non deve diventare un alibi. Parlando con i giocatori uno di loro ha preso la parola e mi ha detto "sono qui da 6 anni e facciamo sempre così, abbiamo un periodo positivo e poi cadiamo in questo tipo di partite". Non so se il problema è mentale o ambientale ma bisogna lavorarci. La gioia di una partita deve durare 7-8 ore poi si deve pensare a quella successiva. Siamo una squadre che si accontenta delle vittorie probabilmente. Oggi ho visto un pubblico stupendo con la squadra morta sotto di tre gol. Non ha neanche fischiato la squadra a fine partita, a livello di pubblico non possiamo dire niente. Abbiamo sviluppato tutto per vie esterne nella partita di Europa League, oggi 11 giocatori volevano la palla addosso e scardinare la difesa così la vedo difficile. È stato un discorso di interpretazione, una squadra pigra e spenta".

Al termine del match il tecnico biancoceleste è intervenuto anche ai microfoni di Lazio Style Channel: "Abbiamo fatto una partita senza energie. E’ una partita in cui eravamo spenti dal punto di vista fisico che dal punto di vista delle energie nervose e mentali. In campo ho visto una squadra reattiva che ci ha preso tutte le seconde palle e tutti i rimbalzi contro noi che non avevamo le forze mentali neanche per reagire sia nella fase offensiva che in quella difensiva. Siamo stati passivi senza mai andare negli spazi. Bisogna valutare come mai siamo arrivati cosi, perché questa partita va lasciata perdere, è inutile valutarla. Un calciatore nello spogliatoio qui da qualche anno ha detto che siamo sempre stati questi, bisogna cambiare mentalità, 7 vittorie consecutive, un punto in cinque partite, quindi vuole dire che c’è questo difetto quando riusciamo a fare 3 risultati consecutivi abbiamo un calo emotivo enorme. Penso che sia vero non so da cosa derivi se da un ambiente o da persone influenti all’interno dello spogliatoio, certamente non dal pubblico che oggi ho visto un pubblico straordinario. Quindi è un qualcosa che probabilmente abbiamo noi nello spogliatoio e dobbiamo cambiare mentalità. Dal punto di vista fisico siamo stati l’unica squadra in Europa che ha giocato giovedì sera e che oggi ha giocato a quest’ora, vuol dire che è un’anomalia, può aver influito ma non è un abili completo perché si può giocare male e si può calare nel finale lo stesso. È il nostro approccio che lascia pensare, che le energie a zero erano più quelle nervose che quelle fisiche. L’arbitro non ha influito sul risultato della partita e altrettanto chiaro che queste scene di protagonismo lo vedo da parte degli arbitri italiani e basta".