Disastro Italia, Gravina: "Devo proteggere questa Nazionale, non mi dimetto"

24.03.2022 23:22 di  Jessica Reatini  Twitter:    vedi letture
Disastro Italia, Gravina: "Devo proteggere questa Nazionale, non mi dimetto"

Anche il presidente della Figc Gabriele Gravina ha commentato la sconfitta dell'Italia per mano della Macedonia del Nord. Queste le parole ai microfoni di Rai Sport: “Questa è la legge del calcio, quando si fa parte del mondo dello sport si devono accettare questi verdetti. Sono molto amareggiato per i nostri tifosi anche se rimane la gioia di questa estate unita ora al grande dolore di questa eliminazione arrivata in maniera non prevedibile. Il calcio è questo. Abbiamo chiuso l’Europeo l’11 luglio, i ragazzi hanno avuto un periodo di riposo e poi sono rientrati subito a giocare con una preparazione non al massimo. Abbiamo pagato lo scotto della ripresa. In questi giorni i ragazzi sono stati splendidi e continueranno ad esserlo.

La sconfitta di questa sera ci fa capire che c’è qualcosa da fare nel nostro calcio, iniziamo a capire il problema dei giovani che non giocano nei nostri campionati. Ci dobbiamo porre questo problema e andare avanti. Mancini? Mi auguro continui con noi e che smaltisca presto le scorie di questa eliminazione". Poi sul mancato rinvio della giornata di campionato del 20 marzo: " Non entro nel merito, dispiace che i ragazzi si siano visti solo un giorno per preparare una gara e questo non aiuta. Ora non serve fare polemica".

Queste le parole in conferenza stampa: "Il programma continua e deve essere la cura per far rimarginare le enormi lacerazioni di questa sera. Negli ultimi tre anni abbiamo avuto grandi gioie e ora questo dolore lo dobbiamo superare tutti insieme. Il risultato di stasera è ingiusto, penalizzante per i ragazzi e i tifosi, ma io ricarico le energie per andare avanti, spero con Mancini. Il mio progetto assolutamente va avanti. Saranno giornate in cui qualcunoi cercherà in tutti i modi, ma io lo capisco è naturale. Come abbiamo gioito questa estate sono pronto a ricevere tante critiche. Le avevo previste, ma su questo io non transigo. Non c'è spiraglio di fiducia dal mondo federale e io devo continuare a proteggere questa Nazionale, questo tecnico, questa federazione. Evidentemente c'è qualche errore e bisogna capire bene cosa succede al calcio italiano. Il trofeo di questa estate è storia, la passione degli italiani è sentimento. Questo sentimento non possiamo disperderlo, dobbiamo custodirlo. Palermo è stata straordinaria, eccezionale, già da ieri. Erano anni che non vedevo quello che questa sera abbiamo visto noi dirigenti e i calciatori. Torneremo presto a Palermo perché è una città che stramerita la presenza della Nazionale. La Nazionale ha trovato il suo spazio negli ultimi anni, manca la capacità di chi fornisce il materiale umano. La colpa non è dei club, sgombriamo subito il fatto da equivoci, però se poi mnelle Primavere gioca il 30% di italiani questo è il materiale umano a disposizione".