Ifab, pronta la rivoluzione Var: “no” al fuorigioco per pochi centimetri

La regola più oggettiva, eppure una delle più discusse. Che ha colpito anche la Lazio nella passata stagione a Bergamo, quando il gol del pareggio di Acerbi contro l'Atalanta venne annullato per un fuorigioco - forse - di qualche millimetro. Un margine d'errore troppo ridotto per l'Ifab, che ha in mente di cambiare l'approccio del Var all'offside a partire dalla fase a eliminazione diretta della Champions League. L'organo internazionale che gestisce il regolamento del calcio, infatti, darà disposizione di non intervenire agli arbitri al monitor quando viene constatato un fuorigioco di pochi centimetri. Il motivo è semplice, e risiede nella stessa applicazione del Var per tutti gli altri casi: se non c'è chiaro ed evidente errore, resta valida la decisione presa dagli arbitri di campo. Così ha commentato la scelta il segretario generale dell'Ifab, Lukas Brud: "In teoria un fuorigioco di un millimetro è fuorigioco, ma se la prima decisione è di non fischiarlo e poi il Var deve usare 12 telecamere, vuol dire che non era un chiaro ed evidente errore. Lo comunicheremo presto a tutte le federazioni", sono le sue parole riportate dalla rassegna stampa di Radiosei. Il problema risiede anche nel fatto che, spesso, risulti impossibile stabilire con esattezza il frame nel quale il pallone viene impattato al momento del passaggio. E tra un frame e l'altro l'attaccante che corre per ricevere il pallone in profondità potrebbe spostarsi anche di 13 centimetri. Per ora, comunque, la Serie A non ha ricevuto disposizioni. Ma è chiaro che anche le leghe nazionali - almeno da febbraio, quando ripartirà la Champions League - dovranno uniformarsi ai nuovi ordinamenti dell'Ifab.
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