Lazio, Immobile in zona Caicedo: Parma al tappeto, ma quanta fatica...

La Lazio supera un buon Parma e coltiva ancora le sue (poche) speranze Champions. Finisce 1-0 una partita brutta, noiosa, senza grossi spunti, decisa al 95’ dal solito Immobile che sale a quota 20 in campionato. È il dodicesimo successo interno consecutivo. I biancocelesti giocano praticamente sempre sotto ritmo, creano solo due occasioni vere e le sprecano con Luis Alberto (traversa) e Muriqi. Il Parma resiste e si fa pure pericoloso nella ripresa andando a un passo dal vantaggio con Brunetta, Gagliolo ed Hernani, sbattendo però su un ottimo Strakosha. Quando lo 0-0 sembra ormai incastonato nella pietra, ecco la zampata di Immobile. La Lazio passa, la Champions è ancora un sogno possibile, intanto è matematica la qualificazione alla prossima Europa League. A tre giorni dal derby.
POCHE EMOZIONI - Tanti cambi per Inzaghi rispetto a Firenze. Non ci sono Leiva (squalificato) e Milinkovic (infortunato), panchina anche per Reina, Correa e Marusic. Spazio per Strakosha in porta, Patric in difesa, Parolo e Cataldi in mezzo e Muriqi in avanti accanto a Immobile. Lazio subito in pressione, a comandare le operazioni e vicina al vantaggio con Luis Alberto che, dopo otto minuti, fa girare il destro a un soffio dal palo alla sinistra di Sepe. I biancocelesti girano palla, tengono il possesso e muovono la sfera alla ricerca di uno spazio con il Parma che si compatta, lascia pochi varchi alla squadra d’Inzaghi. La Lazio diventa pericolosa quando Luis Alberto può agire fronte alla porta e avere un po’ di spazio per giostrare: da una sua percussione, nasce poi la conclusione di Cataldi che però è debole e facile preda di Sepe. I ritmi sono comunque molto blandi, la partita è quasi soporifera, anche perché ricca di scontri ed errori tecnici. Chi può illuminare è Luis Alberto. Dicevamo. Lo spagnolo arriva al limite, duetto meraviglioso con Immobile che porta il Mago allo stop e al tiro al volo che però spacca la traversa. Sfortunata la Lazio in questo frangente. Nella parte finale della prima frazione, i biancocelesti alzano un po’ i giri del motore, alla ricerca del gol del vantaggio, ma l’unica conclusione degna di nota è di Patric e termina alta di circa un metro sopra la traversa.
CIRO SUL GONG - La ripresa si apre con una super occasione per Muriqi che servito in profondità da Immobile, ma il kosovaro sbatte su Sepe divorandosi una grande chance. Passano pochi secondi e Gagliolo stende Lazzari lanciato verso l’area di rigore, Dionisi prima fischia calcio di rigore, poi il Var cambia la decisione dell’arbitro e per la Lazio è solo punizione dal limite dalla quale non scaturiscono pericoli per il Parma. I gialloblu vanno improvvisamente a un passo dal vantaggio dopo un’azione insistita e un tiro di Brunetta deviato da Radu che si stampa sul palo, poi Strakosha è bravissimo a respingere il tap-in di Gagliolo. Triplo cambio per Inzaghi al 56’ con Muriqi (volenteroso, ma pessimo tecnicamente), Radu e Cataldi che lasciano spazio a Correa, Luiz Felipe ed Escalante. I cambi non danno chissà quale sterzata, anzi i ritmi che nella prima parte di secondo tempo s’erano alzati, tornano su livelli da amichevole estiva anche perché il Parma è di nuovo basso, compatto dietro la linea della palla e quindi non facilita spettacolo e manovra offensiva laziale. In ripartenza ancora pericoloso il Parma, ancora con Brunetta che dal limite calcia e trova la parata di Strakosha. Inzaghi allora si gioca il tutto per tutto con Caicedo per Patric e passaggio alla difesa a quattro. Lo spartito però non cambia, la Lazio ci prova stancamente, il Parma si difende bene e sfiora ancora il vantaggio con Hernani al 94’ che trova campo e scarica un destro su cui è fenomenale Strakosha nel deviare sul palo. Sembra finita, mancano 25’’ quando un lancio lungo pesca Immobile che va a fare la guerra coi difensori emiliani e ne esce vincitore quando scarica un destro imprendibile per Sepe. 20 gol in campionato per Ciro, una liberazione per Inzaghi che può continuare a coltivare il sogno Champions. Ora il derby alle porte.
Pubblicato il 12/05