Razzismo, Mbandà: "Inginocchiarsi? Nessuna imposizione, sono per libero arbitrio"

"Per migliorare il mondo serve forza di volontà e impegno quindi ben vengano i gesti positivi, ma non bisogna confondere libertà di espressione con imposizione". Lo dice all'ANSA Maxime Mbandà, azzurro del rugby e cavaliere della Repubblica, parlando della scelta di inginocchiarsi contro il razzismo. Per il giocatore delle Zebre, figlio di un congolese, "il mondo è bello perché vario: ognuno agisce e reagisce a proprio modo. Se fossimo tutti uguali sarebbe anche noioso. Io sono per il libero arbitrio: non bisogna imporre niente a nessuno. Se uno fa un gesto senza pensarlo è totalmente sbagliato".
"NON COME ALTRI COMANDANO" - Mbandà, che a ottobre ha ricevuto dal presidente Sergio Mattarella l'onorificenza di Cavaliere dell'Ordine al Merito della Repubblica Italiana per il suo servizio da volontario alla Croce Gialla di Parma durante i mesi di pandemia e lockdown, ha concluso: "Non è imponendo qualcosa a qualcuno che si migliora il mondo. Anche perché quando uno è fuori agisce come vuole, non come altri comandano".
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