Seconda Categoria, arbitro pestato a sangue: prognosi di 10 giorni

Un'altra vergogna colpisce il calcio italiano. Daniele Pozzi, arbitro di 27 anni, è stato pestato a sangue dopo una partita di Seconda Categoria.
27.05.2019 10:30 di  Francesco Mattogno  Twitter:    vedi letture
Fonte: Lalaziosiamonoi.it
Seconda Categoria, arbitro pestato a sangue: prognosi di 10 giorni

Poco più di sei mesi dopo l'aggressione a Riccardo Bernardini, arbitro di Promozione colpito da due tifosi e salvato da un ex ultrà della Lazio, un episodio altrettanto grave balza alle cronache del calcio italiano. Come riporta la rassegna stampa di Radiosei, questa volta la vittima è Daniele Pozzi, 27 anni (di cui già 2 da fischietto delle serie inferiori): al termine dello spareggio per la promozione in Seconda Categoria della regione Lazio fra Pol. Giovanni Castello e il Tormarancio, i secondi – usciti sconfitti – hanno fatto partire una caccia all'uomo. I giocatori, pare insieme a qualche tifoso (o dirigente), hanno inseguito l'arbitro negli spogliatoi per poi sferrargli almeno 5 pugni alle tempie e alla testa. “Pensavo di morire”, questo ha detto il direttore di gara in pronto soccorso, nel quale gli è stata fatta una TAC che ha dato esito negativo. Sono 10 i giorni di prognosi per il giovane arbitro, che però una volta tornato a casa si è sentito male nuovamente, dovendo ricevere ulteriori cure dai medici a bordo di un'ambulanza. Tutto questo per una follia, l'ennesima, di chi con il calcio non dovrebbe avere nulla da spartire.

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