Vocalelli: "Davvero la Lazio è da Champions e la Roma no?"

L'editoriale del giornalista spiega come Friedkin sia finito sul banco degli imputati dopo le parole di Mourinho nonostante abbia...
02.06.2023 19:00 di Lalaziosiamonoi Redazione   vedi letture
Vocalelli: "Davvero la Lazio è da Champions e la Roma no?"
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RASSEGNA STAMPA - Alessandro Vocalelli ha scritto un editoriale sull'edizione odierna de La Gazzetta dello Sport commentando la situazione della Roma dopo la sconfitta nella finale di Europa League. Il giornalista ha parlato del cammino dei giallorossi e ha sottolineato anche gli errori di Mou durante la gara con il Siviglia. Dalle sostituzioni alla scelta dei rigoristi, tematiche spazzate via dalle polemiche arbitrali per gli errori di Taylor. Nel commento viene citata anche la Lazio e si legge: "A parte la facile eccezione - ma davvero la Lazio è da Champions e la Roma no? - ciò che Mourinho ha detto ha finito - stavolta in maniera davvero paradossale - per scatenare un processo pubblico nei confronti della società e dei Friedkin. Accusati di non fare abbastanza per rinforzare la Roma e renderla da Champions, di non avere una struttura adeguata a un club così importante, di essere insensibile di fronte alle richieste dell’allenatore. [...] Ma ciò che colpisce è che sul banco degli imputati, punzecchiato da Mourinho in tutti questi mesi a proposito del famoso “mercatino”, sia finito un presidente che dal giorno del suo arrivo non si è certo tirato indietro. Ha impedito le ripetute cessioni salva-bilancio, ha assunto lo Special One e nel primo anno ha confezionato per l’allenatore un mercato da 90 milioni; nel secondo - per via del fair play - ha preso “soltanto” Matic, Wijnaldum, Belotti e Dybala, osannati da quelli che ad agosto ritenevano la Roma da scudetto e ora neppure da Champions; si è già assicurato Aouar per il prossimo campionato; ha già investito nella Roma oltre 800 milioni; spende 25-30 milioni al mese per la gestione del club; paga il terzo monte ingaggi della A. E anche se nel post-partita di Budapest è emersa una realtà diversa - e sia paradossalmente cominciato il “processo” al club - la sensazione è che proprio il presidente Friedkin sia la grande garanzia e il miglior acquisto - che a cascata ha determinato gli arrivi di Mourinho e Dybala - degli ultimi anni".