West Ham, Di Canio mattatore del Manchester United. Winterburn: "Era troppo sveglio"

29.01.2022 15:45 di  Edoardo Zeno  Twitter:    vedi letture
Fonte: SunSport
West Ham, Di Canio mattatore del Manchester United. Winterburn: "Era troppo sveglio"
TUTTOmercatoWEB.com
© foto di Image Sport

LA PARTITA - Circa 21 anni fa il West Ham vinceva una delle partite più belle e significative della sua storia. E' il 28 gennaio 2001 e gli Hammers fanno visita al Manchester United dei fenomeni di Ferguson per la sfida di FA Cup. Tutti i favori del pronostico sono per i Red Devils che giocano davanti alla splendida cornice di Old Trafford con il proprio pubblico e possono vantare giocatori forti come Beckham, Giggs e Stam. La partita infatti è un quasi completo monologo dei padroni di casa che sfiorano in più occasioni il gol senza mai riuscire a gonfiare la rete. La gara non si sblocca e il West Ham ne approfitta. Paolo Di Canio, capitano e punto di riferimento della squadra, galleggia sulla linea del fuorigioco e riceve un'imbucata perfetta per involarsi verso la porta. Barthez, portiere francese del Manchester, alza la mano chiedendo l'outside e praticamente si ferma. L'attaccante italiano ex Lazio invece prosegue la sua corsa e senza neanche guardare l'estremo difensore firma il gol del definitivo 1-0 con un esterno destro che termina in porta per la gioia dei circa 8 mila tifosi ospiti.

LE DICHIARAZIONI - Nigel Winterburn, ex compagno di Di Canio al West Ham, ha ricordato quella gloriosa vittoria raccontando qualche aneddoto sull'ex centravanti. Queste le parole a SunSport: "Barthez aveva la mano alzata per fuorigioco, ma Paolo era troppo sveglio per i suoi trucchetti. Era uno di quei giocatori che approfittano delle occasioni. Ha segnato e il portiere ha giocato il resto della partita sulla linea di metà campo. Noi ci siamo difesi e siamo riusciti a resistere. Nessuno si aspettava che vincessimo. È stata una vittoria incredibile. Il rapporto con Paolo? Devo dire che quando sono andato al West Ham mi sono trovato molto d'accordo con lui. Ci siamo capiti subito bene. I compagni mi hanno messo accanto a Paolo nello spogliatoio il primo giorno, quindi appena sono entrato mi sono cambiato accanto a lui. La prossima cosa che ho ricevuto è stata un colpetto sulla spalla e basta, il ghiaccio era rotto. Ha la stessa mentalità che avevo io. Aveva una capacità meravigliosa e l'ho ammirato in lui".