Lazio, rimonta d'oro: Patric-Milinkovic riprendono la Juve, è Europa League

17.05.2022 07:30 di Marco Valerio Bava Twitter:    vedi letture
Fonte: MarcoValerio Bava-Lalaziosiamonoi.it
Lazio, rimonta d'oro: Patric-Milinkovic riprendono la Juve, è Europa League
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Di cuore e di bel gioco, di rabbia e di classe. La Lazio rimonta la Juve, pareggia allo Stadium (2-2) e si prende l’Europa League. I bianconeri giocano un primo tempo accorto e agonisticamente cattivo, approfittano di due leggerezze difensive e si portano sul 2-0 con Vlahovic e Morata. Nella ripresa, però, è solo Lazio: riapre Patric, la riprende Milinkovic con un gol d’autore. La Lazio è in Europa League, matematicamente, approfittando delle sconfitte di Fiorentina e Atalanta. Ora, sabato, all’Olimpico contro il Verona, appuntamento per chiudere al quinto posto in classifica. Era la notte degli addi di Chiellini e Dybala, ma era pure la notte di Milinkovic che doveva caricarsi sulle spalle una Lazio prima del capitano Immobile. C’ha pensato il Sergente, sempre lui, all’undicesimo gol in campionato. Mostruoso. Semplicemente. 

LA JUVE NE FA DUE - Non recupera Immobile, mai così tante assenze per Ciro in campionato da quando è a Roma e allora al suo posto, come centravanti, Sarri sgancia Cabral che gioca la prima da titolare. La Lazio parte bene, muove la palla con buona velocità e fa tremare lo Stadium dopo quattro minuti perché Cataldi carica il sinistro dal limite e centra la traversa a Perin battuto. L’avvio è promettente, ma la Juve alza linee e pressione e alla prima occasione mette la freccia, la squadra di Sarri è disattenta in occasione di una rimessa laterale che Alex Sandro offre a Morata, cross immediato dello spagnolo per Vlahovic che sfugge a Marusic e in tuffo di testa fa 1-0. Dura diciassette minuti la partita di Chiellini, poi cambio e lunghissima standing ovation dello Stadium. La Lazio prova a far gioco, ma senza Immobile pesa poco, priva di riferimenti e di pericolosità, il palleggio produce risultati modesti anche perché le scelte in avanti sono spesso sbagliate, come quando Lazzari ha una prateria per affondare e invece di servire Anderson ben posizionato, decide per Zaccagni che prova un tacco in stile Porto che però finisce fuori. Poco cattiva la Lazio che pure è l’unica in campo ad avere un obiettivo, molto più smaliziata la squadra di Allegri che è pure cinica, perché sfrutta tutte le occasioni a disposizione: la Lazio lascia praterie per giocare in contropiede e così grazie anche a un’invenzione di Dybala che salta Cataldi e serve Cuadrado, il colombiano vede Morata che tiene a distanza Patric e con il destro a giro batte ancora Strakosha. La reazione biancoceleste è in un destro da fuori di Cataldi che Perin blocca a terra. 

RIMONTONA - Serve una scossa, un episodio alla Lazio per tornare in partita e l’episodio arriva al 50’, settimo corner della partita per la squadra di Sarri, nato da un’invenzione di Milinkovic per Lazzari. Cataldi va dalla bandierina, cross teso su cui s’avventa Patric che spizza e trova la deviazione di Alex Sandro. Secondo centro consecutivo per lo spagnolo. Gol e cambio, fuori Cabral e dentro Pedro. L’ex Barcellona ci prova subito, riceve da Milinkovic, s’accentra e calcia col sinistro che finisce alto. Sinistro per Pedro, destro per Zaccagni che però non crea problemi a Perin. Il portiere bianconero è attento pure poco dopo sul colpo di testa di Acerbi. Triplo cambio per Allegri che toglie Vlahovic, Morata e Locatelli e mette dentro Akè, Kean e Pellegrini. Pericoloso proprio l’ex Everton e Psg che riceve da Bernardeschi e in girata sfiora il palo alla sinistra di Strakosha. La Lazio continua a fare possesso, a tenere alta la pressione, ma senza Immobile permangono le difficoltà a concludere pericolosamente verso la porta della Juventus. Sarri toglie Luis Alberto e Cataldi e inserisce Basic e Leiva. Esce Dybala, invece, nella Juve e come per Chiellini ci sono applausi dal pubblico di casa. La Lazio tenta l’assalto finale, segnerebbe anche con Felipe Anderson ma prima della conclusione del brasiliano c’è fallo di Milinkovic su Bernardeschi, Patric protesta troppo e si fa ammonire e diffidato salta il Verona. Orgoglio, bel calcio e poco da rimproverare alla Lazio nel secondo tempo e allora il premio arriva proprio sul gong, al 95' Cuadrado si avventura in una cavalcata solitaria, ma viene stoppato al limite dell’area laziale da Zaccagni che fa ripartire l’ultima azione con Patric che porta su la palla e serve Basic che accelera e calcia, Perin devia dove però c’è Milinkovic che da posizione impossibile s’inventa il gol del pareggio e dell’Europa. La Lazio è in Europa League, ora con il Verona per conquistare il quinto posto e salutare i tifosi. 

Pubblicato il 16/05