ESCLUSIVA - Zauri e l'avventura agli Hamrun Spartans: dalla Champions a Marchetti. Su Lazio e Milinkovic... - VD

(di Mirko Borghesi) Luciano Zauri, ex calciatore fortemente legato al mondo Lazio, ci accoglie in un capitolo nuovo ed emozionante della sua carriera. Il grido delle aquile ancora riecheggia nel suo cuore mentre affronta una nuova sfida, lontano dalle strade di Roma e immergendosi nelle affascinanti acque maltesi, guidando gli audaci Hamrun Spartans Football Club.
Un futuro intriso di ambizione insegue Zauri; una prospettiva di gloria nell'arena più prestigiosa del calcio europeo - la Champions League. Con l'emozionante sfida contro il Maccabi Haifa alle porte, il palpito dell'anticipazione risuona attraverso le strade di Malta, portando una ventata di entusiasmo che permea l'isola come una brezza estiva.
Ma l'esperienza di Zauri non si limita al campo verde. Si estende al misterioso e intrigante mondo del calcio maltese, una realtà che porta con sé un fascino arabeggiante, accompagnata dalla grande visione del presidente degli Spartans, Joseph Portelli, un uomo che sogna in grande e non teme di raggiungere le stelle.
La nostra conversazione con Luciano Zauri ha rivelato il suo viaggio nel suo primo mese alla guida dei guerrieri di Malta, mettendo in luce le sue riflessioni, le sue sfide e le sue aspirazioni. Inoltre, abbiamo avuto l'opportunità di approfondire il mercato biancoceleste, guardando indietro alla stagione precedente e proiettando uno sguardo carico di speranza sulla prossima. Dal ruolo cruciale di Milinkovic all'operato meticoloso di Sarri, abbiamo esplorato una miriade di aspetti che costituiscono il mondo vibrante del calcio. [CLICCA QUI PER L'INTERVISTA VIDEO, O SCORRI A FINE ARTICOLO DOPO LA TRASCRIZIONE TESTUALE]
"Una bellissima avventura. Ho iniziato da un mese. Siamo praticamente pronti. Martedì c'è l'andata col Maccabi Haifa in Champions League. Sfida affascinante. Non fortunatissimi col sorteggio, potevamo trovare qualcos'altro. Non che le altre fossero più abbordabili, ma naturalmente il Maccabi per noi risulta molto da difficile da affrontare. Il calcio c'insegna però che le sorprese sono dietro l'angolo. Noi metteremo in campo tutto quello che abbiamo, che non è poco. Affrontiamo una squadra molto tosta, ma abbiamo le nostre carte e ce le giocheremo".
In porta c'è un altro ex Lazio, Federico Marchetti
"Viene Federico che oltre ad essere stato mio compagno è anche un mio grande amico. Chiaramente il suo arrivo è anche dovuto all'infortunio del nostro portiere che ha avuto un problema alla mano, il che non capita tutti i giorni. Siamo riusciti a trovare questa situazione molto interessante di Federico. Dal punto di vista tecnico, nonostante l'età, non poteva mai rappresentare un problema. Mi interessava farlo venire qui. Fargli vedere dove stiamo, dove ci alleniamo. I giocatori che vengono a Malta devono essere motivati ad affrontare quello che c'è affrontare. Ieri ha disputato il primo allenamento serio con noi. Ritrovo un portiere con la stessa mentalità di quando era al top. Non si parla mai prima, ma sono molto soddisfatto di quello che ho ritrovato".
Il calcio a Malta. Un presidente con ambizioni
"Non ne ho fatto della mia scelta un problema di nessun tipo, altrimenti non avrei accettato. Ho accettato questa squadra per le ambizioni che hanno, come me. Ho scelto di mettermi in gioco nell'imparare l'inglese a 45 anni per un problema della lingua personale. La cosa non mi ha spaventato, anzi. Ho la fortuna di avere uno staff per la maggior parte italiano. I giocatori maltesi e anche gli stranieri qui a Malta capiscono un poco l'italiano, quindi non c'è stato un passaggio da 0 a 100. Un passaggio graduale e tranquillo. Quando c'è da arrabbiarsi parlo italiano, e il messaggio arriva comunque. Il mio obiettivo è quello di arrivare poi ad avere un'idea dei concetti in inglese. Io e il presidente siamo sulla stessa linea d'onda, fare il massimo. Poi vedremo a fine stagione dove saremo arrivati".
La Champions e il record di Conference degli Spartans
"Sicuramente stimolante. Un percorso europeo che inizia da subito. Il nostro mercato è iniziato infatti un mese prima rispetto all'Italia. Siamo consapevoli di quanto fatto l'anno scorso, ma non dobbiamo illuderci. Abbiamo una rosa molto interessante, ma il confronto con le squadre europee ci pone di fronte avversari perlomeno alla pari se non superiori. Non dobbiamo essere presuntuosi, e dimenticare quanto successo nella passata stagione. Vogliamo fare bene e il campo spesso regala delle sorprese. Speriamo di essere fra quelle".
Lazio, quale obiettivo nel 2023/2024
"Migliorarsi vorrebbe dire Scudetto chiaramente. Cammino strepitoso e la classifica non mente. La Lazio è arrivata 2a e ha meritato. Il tutto è passato anche da qualche problemino delle altre che forse avevano qualcosa in più sulla carta. La Lazio però non si è preoccupata delle altre, ma si è concentrata su se stesse. Questo nonostante un Immobile a mezzo servizio, anche in termini numerici. Il lavoro di Sarri, che non scopriamo oggi, lo abbiamo visto. Ha anche accentrato il potere su di lui ancor di più. Si è deciso anche di cambiare il ds, con l'addio di Tare. Igli, mio compagno di squadra, ha fatto bene, un cammino importante. Dopo qualche anno però è anche giusto cambiare. Accentrare su Sarri è una scelta, se giusta o sbagliata lo vedremo a fine stagione. Quando ci si affida a persone competenti, a questo livello, si sbaglia poco. Chiaramente dal mercato deve arrivare qualcosa, vanno comprati giocatori interessanti. La Lazio si chiama Lazio perché deva andare avanti in Europa, non si può uscire così presto. Non per forza i nomi, ma ci sono pochi giocatori numericamente parlando per fare competizioni parallele".
Milinkovic-Savic, se restasse a scadenza comunque un vantaggio? O un problema?
"La vivrei normalmente. Il giocatore va trattato esattamente come gli altri. Milinkovic-Savic è determinante per questa Lazio. Se si è arrivato a questo punto, qualche problema c'è stato. Un giocatore così importante solitamente o lo rinnovi prima o lo vendi prima. La Lazio lo vuole sfruttare fino in fondo evidentemente, e Lotito poi ci ha regalato situazioni in cui magari improvvisamente può arrivare il rinnovo. Se dovesse andar via, mi auguro che l'incasso venga subito reinvestito. Se dovesse rimanere i giocatori bravi vanno fatti giocare. Poi a fine stagione lo ringrazieremo, così come la Lazio ha fatto tanto per lui. Dispiace perché se la Lazio vuole fare un campionato importante deve passare anche per Milinkovic-Savic".
Il gioco di Sarri visto da Zauri allenatore
"Noi quando guardiamo gli allenatori più bravi o comunque più esperti, ci rifacciamo ai loro sistemi di gioco. Lui gioca in un modo che mi piace personalmente. Nelle uscite, nelle fasi di possesso e non possesso, ci butto sempre un occhio importante. Allenatore molto, molto interessante. Le sue idee, abbinate a grandi calciatori, producono risultati importanti. Non sono un caso i numeri di quest'anno, con i pochi gol subiti e il 2° posto. Lavoro di Sarri sotto gli occhi di tutti. Le idee devono però andare di pari passi coi calciatori. L'allenatore è molto bravo, ma la differenza la fanno i giocatori. Mi auguro per questo che arrivino alla Lazio giocatori funzionali alle sue idee. Mettendo lui a capo dell'ambito tecnico-tattico sono sicuro ne arriveranno di molto bravi".
Un saluto ai tifosi della Lazio
"Un saluto a tutti i tifosi, spero il prossimo anno di venire ogni tanto allo stadio a fare il tifo per la nostra Lazio! Ciao!".
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Pubblicato l'8/07