Lazio, Bianchessi: "I nostri sforzi rivolti alla Primavera. Sul mercato e Fabiani..." - VIDEO

Il settore giovanile della Lazio ha festeggiato i traguardi raggiunti al termine dell'ultima stagione, ma è pronto a rimettersi in gioco in vista di un'annata in cui vuol essere protagonista. Tra le priorità, quelle di riportare in Primavera 1 la squadra guidata da Sanderra, a cui è sfuggita la promozione dopo un girone d'andata vissuto ad altissimi ritmi. Ma anche, ovviamente, lavorare sulla produzione dei giocatori, in modo da aver sempre più calciatori in grado di poter ambire alla prima squadra. Ce l'ha confermato Mauro Bianchessi, responsabile del settore giovanile biancoceleste, intervenuto in esclusiva ai nostri microfoni:
Con quali obiettivi parte l’intero settore giovanile della Lazio?
“Lo scorso anno abbiamo finito con tre squadre alle finali nazionali ed era una cosa che non accadeva da decenni. Ci siamo fermati con due squadre ai quarti di finale e una agli ottavi. L’obiettivo principale è quello di migliorarsi, anche se abbiamo dedicato tutti gli sforzi e tutto il mercato sulla Primavera. La Primavera di una società come la Lazio, un club europeo, deve avere la Primavera 1. Tutti gli sforzi sono stati fatti per rendere la Primavera una squadra altamente competitiva per poter vincere il campionato”.
A proposito di calciomercato, l’ultimo colpo è stato Sanà Fernandes, un giocatore che aveva attirato su di sé le attenzioni anche del Barcellona. Può parlarcene? C’è la possibilità che arrivi qualcuno in questi ultimi giorni?
“Il mercato non è finito fino all’ultimo minuto, quindi non escludo ulteriori colpi. Anche perché Fabiani è ancora in piena attività, e lo stesso il settore giovanile, che ora è un tutt’uno. Sanà è una segnalazione che arriva direttamente dal presidente. C’è bastato vederlo solamente un minuto. È un ragazzo del 2006, quindi ancora molto giovane. È della Lazio e uno dei talenti più importanti a livello europeo. Lasciamolo ambientare, crescere e deve rinforzarsi a livello fisico. Ha delle doti, delle destrezze importanti. Infatti lo teniamo già in Primavera e con l’Under 18”.
A proposito della collaborazione con Fabiani, in che modo è iniziata e cosa potrà portare, anche in termini di risultati?
“C’è stata in passato una buona collaborazione con Tare. Lo stesso adesso con l’arrivo di Fabiani che è comunque un direttore sportivo che ha vinto tantissimo. C’è molto affiatamento, con l’ingresso anche di Enrico Lotito come direttore generale. C’è un grande entusiasmo, tanta voglia di fare. C’è da imparare, siamo due persone molto compatibili, ambiziose, che vogliono il bene della Lazio. Vogliamo portare la Primavera della Lazio dov’è giusto che sia, e dunque in Serie A”.
Nell’ultima partita contro il Torino è stato chiamato da mister Sarri Federico Magro. Quante altre “prime chiamate” dobbiamo aspettarci?
“Magro è un ragazzo che sta facendo il percorso del settore giovanile, va con la Primavera, è il titolare della nazionale italiana Under 18. Non è un fenomeno, ma è sicuramente un ragazzo di valore. Abbiamo molti giocatori in Primavera che possono aspirare ad avere spazi in prima squadra. Abbiamo inserito dei giocatori dell’Under 17 e dell’Under 18 sotto età in Primavera, di questi molti posso ambire ad arrivare in prima squadra. Abbiamo giocatori importanti, lavoriamo sulla produzione dei giocatori. Poi bisogna avere coraggio per dargli l’opportunità di poter giocare in prima squadra, non basta esser bravi. Bisogna anche riuscire a fare l’ultimo step che è quello di arrivare, di aggregarsi alla prima squadra. Ma questo è un altro discorso. Oggi siamo concentrati col settore giovanile per migliorarci ancora di più rispetto ai risultati ottenuti nella scorsa stagione, senza illudere nessuno puntando a scudetti. Si arriva col tempo, col lavoro. Il nostro primo obiettivo è la produzione dei calciatori. C’è molto entusiasmo, questo glielo posso assicurare”.
Tanti giocatori chiamati in Nazionale nell’ultima stagione: quanto questo è motivo d’orgoglio per l’intera Lazio?
“Siamo contenti per quelli che sono andati, e sono stati veramente tanti. E sono contento del lavoro di tutti i collaboratori. Io sono la punta della piramide, ma c’è tanta gente che lavora. Siamo una squadra vera, composta da tante componenti e tutte remano per far sì che il settore giovanile abbia i meriti che gli spettano. La finale del torneo internazionale di sabato scorso dell’Under 17, persa sfortunatamente anche a causa di un rigore sbagliato, ci dà lo spessore del lavoro che stiamo facendo. Ora siamo tra le prime 8 d’Italia, speriamo di arrivare nei primi quattro d’Italia”.
© RIPRODUZIONE RISERVATA - La riproduzione, anche parziale, dell’articolo è vietata. I trasgressori saranno perseguibili a norma di legge.