Lazio, tra modulo e filosofia: Baroni spiega il suo calcio

08.06.2024 08:30 di  Elena Bravetti   vedi letture
Fonte: Lalaziosiamonoi.it
Lazio, tra modulo e filosofia: Baroni spiega il suo calcio
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RASSEGNA STAMPA - "Il modulo è solo una conseguenza, io penso a impiegare e collocare i giocatori che ho a disposizione nel modo migliore", dev'essere stata questa la frase di Baroni, pronunciata poco meno di un anno fa, a convincere Lotito a sceglierlo. Addio a ogni integralismo sul modulo, niente più oltranzisti chiusi. Prima di tutto, riporta Corriere dello Sport, ridarà le ali alla Lazio. In senso tecnico. L'allenatore a Verona ha stupito con il 4-2-3-1, rimodulato dopo la rivoluzione di gennaio, in cui ha salutato 14 giocatori per accoglierne 9 nuovi. Era partito con la difesa a 3, poi a Lecce ha vinto il campionato di Serie B con il 4-3-3.

Anche alla Lazio valuterà la rosa e deciderà di conseguenza. "La filosofia è importante più del sistema. E la mia filosofia è un calcio dove dovremo andare forte: grande pressione in fase di non possesso e grande dinamicità in fase di possesso. Questi sono i concetti su cui stiamo lavorando", sono le parole che Baroni ha pronunciato a Verona prima della partenza. Quando si presenta, non dà tanto peso al modulo: "Conta quello che faranno i giocatori in campo". A volte ha deciso di giocare a uomo, altre no. "L’aggressività e la dinamicità di squadra posso assicurare che ci saranno", aggiunse sempre a Verona.
 
"Ho la mia personalità e il mio modo di svolgere questo lavoro. Sono partito dai professionisti, per scendere nel settore giovanile e ritornare tra i big. Mi nutro di sfide". E ora la Lazio è la grande sfida. Vuole avere un rapporto diretto con i giocatori perché quando indossava gli scarpini "non mi piacevano i tecnici che raccontavano le storielle e così sono io". Sono tutti stralci di vecchie interviste. Non ha mai citato maestri, ha preso spunto e studiato il calcio dilettantistico e professionistico, di grandi e piccoli allenatori: "Il nostro lavoro è uno studio continuo, si può prendere spunto da allenatori che lavorano nei dilettanti, come da quelli che fanno la Champions. Guardo sempre avanti e con grande determinazione, all’interno di uno spogliatoio porto i miei valori: il sacrificio e l’aggressività. La squadra deve emozionare chi la guarda". È  questo che dovrà riuscire a fare per battere lo scetticismo dei tifosi.

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