Lazio Handbike, Simeoni: “Tutto per questi colori. Vi racconto la mia storia” - FOTO

La vita è imprevedibile, può donarti tanto ma allo stesso tempo toglierti tutto anche il sorriso. C’ha provato con Manolo Simeoni, ma non c’è riuscita. Il campione d’Italia di Handbike, fresco di vittoria della Maglia Rosa - la prima della SS Lazio in questa disciplina - non si è lasciato travolgere dal dolore che si è trovato ad affrontare quando aveva appena trent’anni. Un brutto incidente mentre praticava uno dei suoi sport preferiti, un brutto scherzo del destino che gli ha stravolto i piani e la vita. In esclusiva ai nostri microfoni, il campione ha raccontato la sua storia e le emozioni che oggi lo accompagneranno quando farà il suo ingresso in campo realizzando così uno dei suoi sogni: “Ho sempre giocato a calcio sin da quando ero bambino. Quando ho appeso gli scarpini al chiodo ho iniziato a fare l’allenatore, per passione. Era il mio mondo. Ad un certo punto, non riuscendo a stare molto in forma col fisico ho iniziato, spinto anche dagli amici che ne sono appassionati, a fare qualche pedalata senza impegno. Il mio intento era solo quello di riacquisire la forma fisica che avevo prima. Poi, pian piano, essendo agonista nel sangue ho iniziato a fare qualche gara da amatore. Dopo qualche anno, proprio nel corso di una gara ho avuto un incidente che mi ha cambiato la vita. Due corridori alla mia sinistra si sono scontrati, urtandomi mi hanno lanciato addosso ad alcune macchine parcheggiate ai lati della pista e mi sono rotto la schiena all’altezza dorsale e sono rimasto paraplegico. Da li è iniziato il lungo percorso riabilitativo, avevo trent’anni. Sono stato in cura in un ospedale di Imola. Quando sono uscito la mia vita era completamente cambiata, mi sono dovuto reinventare grazie alla forza anche di mia moglie, della famiglia e dei miei amici. Il mio corpo aveva accusato il periodo in cui sono stato allettato e a quel punto ho deciso che, oltre a riprendere il lavoro, avrei ripreso anche lo sport. Grazie a “Obiettivo Tre” e Alex Zanardi sono riuscito ad avere una bici in comodato per fare qualche prova e vedere come mi trovassi. Da li, dopo un anno e mezzo circa, ho ripreso gli allenamenti con l’obiettivo di ritornare quanto più possibile in forma”
L’INCONTRO CON LA LAZIO - “Andando avanti con gli allenamenti, ci siamo resi conto che arrivavano anche le prime soddisfazioni. Ho alzato sempre più l’asticella, fino allo scorso anno quando in una gara ho conosciuto il presidente del Lazio Basket e mi ha parlato di Angelo Franzè, il segretario della Polisportiva Lazio. Volevano cimentarsi nella disciplina di handbike e cercavano atleti. Io ero nella miglior squadra che potessi desiderare, è stato difficile per me cambiare team e iniziare tutto da capo. L’unico motivo per cui l’ho fatto sono stati i colori, da sempre frequentatore della Curva Nord e tifoso laziale dal mese 0 perché in famiglia siamo tutti tifosissimi. Ho deciso così di dare una possibilità alla Lazio e non potevo fare scelta migliore. Mi hanno accolto benissimo, siamo una “famiglia” straordinaria. Mi hanno supportato in tutto e per tutto. Sono orgoglioso di quello che ho fatto, vincendo anche la prima Maglia Rosa del club”. Emozioni a non finire per Manolo che oggi è pronto a realizzare un altro dei suoi sogni. Farà il giro del campo all’Olimpico in occasione della sfida tra Lazio e Monza, per festeggiare la vittoria conquistata. Un desiderio esaudito che con la voce commossa ha raccontato: “ Sono emozionantissimo. Difficile da spiegare cosa significa finalmente poter essere li a bordo campo, soprattutto per me che amo questi colori. Quando ero piccolo e guardavo i raccattapalle e tra me e me pensavo ‘Quanto sarebbe bello essere li’. E stasera ci sarò”