Lazio, luci e ombre dalla difesa: Coppa Italia super, Serie A più complicata

Ad un attacco poco prolifico non ha risposto una difesa di ferro, almeno in campionato. Nel 2017/18 i gol subiti dalla Lazio erano stati 49, quest'anno 46. Una differenza praticamente nulla che evidenzia come il sistema di gioco dei biancocelesti sia votato all'attacco: il baricentro della squadra è costantemente spostato in avanti, e questo porta i 3 centrali a dover spesso affrontare gli attaccanti negli uno contro uno. Anche perché, come riporta Lazio Page, al netto degli errori individuali la difesa biancoceleste è stata il settimo reparto top in Europa (il migliore in Italia) per numero di volte in cui ha messo in fuorigioco un calciatore avversario (2.6 a partita). Un dato che è sinonimo di attenzione e puntualità, a cui i meriti più grandi vanno dati probabilmente a Francesco Acerbi. Il centrale ex Sassuolo ha disputato 50 partite su 51 quest'anno, diventando un leader non solo nello spogliatoio ma anche e soprattutto del reparto arretrato. In questo senso il cambio con De Vrji non si è fatto assolutamente sentire, e anzi ha portato a risultati migliori. Soprattutto in Coppa Italia, dove la Lazio ha subito 0 gol su azione (2 reti subite, entrambe su rigore, una del Novara e una dell'Inter) e una sola rete nei 90 minuti regolamentari (il rigore di Icardi a San Siro arriva al 120'). È stata quindi una stagione dal rendimento super in coppa, e rivedibile in campionato, con però una certezza in più rispetto al passato: la presenza del numero 33 al centro della difesa.
LAZIO, TRA PRIMI E SECONDI TEMPI C'E' UNA GRANDE DIFFERENZA
LAZIO, LUIS ALBERTO MAGO DEI PASSAGGI CHIAVE