Lazio, Onofri: "Uno come Sarri va sempre aspettato, ma attenzione..."

17.06.2022 11:50 di  Lalaziosiamonoi Redazione   vedi letture
Fonte: Antonio Pilato - Lalaziosiamonoi.it
Lazio, Onofri: "Uno come Sarri va sempre aspettato, ma attenzione..."
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© foto di Federico De Luca

Ha parlato ai microfoni di Lazio Style Radio l'ex calciatore di Genoa e Torino Claudio Onofri. Oltre a parlare delle dinamiche di casa Lazio, si è soffermato anche sui vari allenatori che si sono ben distinti nel corso dell'ultima Serie A.

CAMBIAMENTO CALCIO ITALIANO - "A prescindere dai soliti discorsi sul livello del campionato italiano, molti allenatori stanno cambiando mentalità e hanno voglia di far giocare a calcio le loro squadre. Sono diversi i tecnici che stanno provando ad invertire la rotta. Anche le piccole hanno intrapreso questo percorso, basti pensare al Venezia di Paolo Zanetti. Fiorentina e Lazio ci hanno provato con i loro tecnici. In questo modo si sta cercando di innalzare il livello. Va incoraggiato questo trend senza mugugni quando inizialmente i risultati non arrivano". 

SARRI  - "Il lavoro del tecnico toscano va ridefinito, non sempre è stato lineare quest'anno. Certo bisognerà capire anche come si evolverà il mercato, gli interpreti sono fondamentali in tal senso. Sono fiducioso nella persona e trattandosi di Sarri io aspetterei visto che stiamo parlando di un profilo di grande valore. D’altronde è cambiato tanto con l’avvicendamento con Inzaghi, che giocava in maniera del tutto diversa". 

THIAGO MOTTA - "Può essere un rimpianto a Genova per quello che ha fatto poi a La Spezia. Prevedo un cammino importante per lui, ma quando le cose vanno male non puoi prendere allenatori emergenti, vedi anche Shevchenko quest'anno.  A prescindere da ciò, Motta è un personaggio intelligente e capace. Credo sia diventato anche più elastico con un gioco aperto e corale che coinvolge più giocatori in fase offensiva. Quando le cose non sono andate è stato bravo a correggere e cambiare in corsa".

ALLENATORI RIVELAZIONE - "Non mi aspettavo l’Inter così corale e con un’organizzazione importante fin da subito. Tutti i calciatori hanno partecipato alle varie fasi, poi hanno perso lo scudetto per un errore individuale che esula da ciò. Gasperini mi è sempre piaciuto fin da Genova, basti pensare che oggi vedere l’Atalanta ottava è una delusione. Una cosa incredibile se si pensa da dove è partito e qual è la dimensione storica dei lombardi. Lo stesso Italiano che già aveva fatto bene a Spezia, è cresciuto quest'anno portando le sue idee in una piazza come Firenze".