Lazio, in 10mila alla manifestazione contro Lotito: rivivi la diretta - FT&VD

AGGIORNAMENTO ORE 20.00 - Queste le parole delle delgazione di tifosi che ha incontrato in Campidoglio Onorato e il sindaco di Roma Gualtieri: "Siamo stati ricevuti da Onorato e Gualtieri, logicamente le nostre richieste riguardavano il Flaminio. Volevamo capire se effettivamente c’è da parte della Lazio l’interesse e la richiesta di avere lo stadio perché quella è casa nostra. Abbiamo detto anche alle istituzioni che siamo fortemente preoccupati della situazione della società, ci aspettiamo che il Comune di Roma prenda una posizione qualora non si riescano a capire le vicissitudini di natura economica della Lazio. La Lazio a dicembre ha presentato la richiesta di avere assegnato il Flaminio, ha presentato un progetto. La parte negativa sono i tempi, per lo stadio servono dei documenti e l’apertura della conferenza dei servizi. Questo progetto preliminare ha delle criticità, l’ufficio ha chiesto alla Lazio di reintegrare la documentazione. Lotito non ha risposto a questa richiesta. Ieri sera il Comune di Roma ha mandato un’altra PEC alla Lazio per avere ulteriori chiarimenti".
"Lotito sta facendo di tutto per rallentare il Flaminio, ci hanno detto che ci vogliono 12-14 mesi per chiudere la conferenza dei servizi e partire con il progetto. Nell’arco di due anni e mezzo/tre anni si potrà mettere la prima pietra, se Lotito presenterà tutta la documentazione".
"La Lazio non ha una scadenza, non ha obblighi. Lotito ogni volta che va in difficoltà parla di Formello e del Flaminio, queste sono le sue giustificazioni per non investire. Effettivamente c’è un progetto, parlando con i vertici del Campidoglio la volontà si ferma sempre, questo è il classico Lotito, basta sempre un nonnulla per non andare avanti. Di questo ne abbiamo parlato, delle nostre preoccupazioni come tifosi, del problema Lazio, dei bilanci, di stare attenti a non perdere un bene importante della città di Roma. Non possiamo essere svenduti o trattati come squadra di Serie B da questo personaggio. Abbiamo chiesto ai vertici di parlare con Lotito, di non dargli appoggio politico".
"Ci è stato tolto il ritiro estivo, ma non ci toglieranno mai la voglia di stare insieme. Noi al contrario suo saremo sempre al fianco della nostra Lazio insieme ai nostri fratelli".
AGGIORNAMENTO ORE 19.45 - Si è concluso l'incontro con la delegazione dei tifosi della Lazio che lascia il Campidoglio. (QUI PER IL VIDEO) Proseguono intanto i cori contro il direttore sportivo Angelo Fabiani e il presidente Lotito.
AGGIORNAMENTO ORE 19.35 - Dal palchetto prende la parola il tifo organizzato: “C’è una delegazione al Campidoglio. Non abbiamo risposte che siano risolutive nell’immediato, il nostro compito è far valere il nostro ruolo e il nostro amore. Dobbiamo farci sentire con le istituzioni, sensibilizzarle, perché non possiamo più andare avanti. La gente ormai non scende più in piazza, noi oggi invece a metà luglio siamo qui fregandocene di tutto e tutti, per il nostro amore più grande. Da cittadini, da liberi tifosi abbiamo le armi per poterlo fare. La politica si deve schierare dopo aver messo questo personaggio. È un problema per cittadini ed elettori, se ne sono fregati fino ad adesso e ora non lo possono più fare. Oggi siamo qui, lungo la via gloriosa di questa città. Tanti anni fa ci festeggiavamo lo scudetto, oggi questa cosa ci viene preclusa. Questo personaggio va avanti per interessi personali, deve alzare i tacchi e andare via".
"Pretendiamo una società che conti il tifoso come un valore aggiunto, non un’entità da combattere. Non c’è cosa più importante del rispetto dei tifosi. Questo non è un presidente, gestisce solo la società. Guardatevi intorno, questa è la Lazio. Oggi ci sono i laziali, c’è la Lazio. Ci sono persone anziane che sono qui, bambini che sono qui, noi siamo qui per loro, per i nostri tifosi. I ragazzi di vent’anni non hanno potuto vivere le cose che abbiamo vissuto noi, non sanno cosa vuol dire sognare. Per questo noi siamo qui: vogliamo sognare! Tredici mesi fa eravamo ventimila persone, oggi abbiamo tutti una grande responsabilità. Questa è la realtà, qui non c’è spazio per i vili. Ragazzi di vent’anni non hanno mai vissuto un 14 maggio del 2000, e se non ci pensiamo noi non lo faranno mai".
"In venti anni abbiamo avuto una persona che ha amministrato la Lazio come un condominio, senza mettere un centesimo di tasca propria. Da tempo i presidenti investono, stanno in mezzo alla gente e non avevano la scorta perché erano laziali. Gli altri laziali ci criticano perché ci abboniamo. Il problema è loro, non il nostro. Questa manifestazione ha un senso, se non dovesse bastare ce ne sarà un’altra, sempre le stesse persone troveremo. Diecimila, quindicimila, ventimila, la prossima volta saremo trentamila. Chi ha sfidato i laziali ha sempre perso! Tutti noi facciamo dei sacrifici, senza Lazio non ci sappiamo stare. Inutile spiegarlo a chi non è come noi, noi ci nutriamo di Lazio da sempre, da quando siamo nati. Lo striscione è stato fatto per un motivo ben chiaro: saremo sempre una spina nel fianco per chi non ci vuole in questa città dal 1927".
"Maledetti Laziali, siamo una maledizione per tutti. Siamo l’unica società in Italia e in Europa che non può fare mercato, ci hanno fatto fare una figura di merda, loro che decidono e amministrano. Non sono stati in grado nemmeno di pareggiare con il Lecce e i ragazzi non potranno nemmeno viaggiare per l’Europa. E chi dice ‘sticazzi’ perché ha visto lo Scudetto, non ha capito proprio niente. Il popolo laziale non è mai stato stupido, alcuni argomenti ci stanno a cuore particolarmente. Parlavamo del Flaminio quando ci dicevano che era un rudere. Quella è casa nostra, oggi viene usato come strumento di propaganda. La delegazione è salita sul Campidoglio per chiedere spiegazioni anche su questo".
"Non esistono giustificazioni davanti all’amore incondizionato. Non deve passare. Sono ventun’anni, sta vacillando. È stato difeso solo dalle istituzioni, la società è immobile. Noi siamo laziali e noi combatteremo fino alla morte! Non passa più. Lui dice che sta facendo un bel lavoro, ma voi da laziali come vi sentite? Lui può dire quello che gli pare, ma noi siamo sempre qui. Siamo un popolo, il popolo laziale!".
AGGIORNAMENTO ORE 19.05 - Prosegue la marcia dei tifosi della Lazio che, nel tardo pomeriggio, si sono radunati partendo dai Fori Imperiali per raggiungere il Campidoglio. Davanti al corteo campeggia uno striscione: "La politica ce lo ha messo, la politica lo deve togliere", in riferimento ovviamente al presidente Claudio Lotito. (QUI PER IL VIDEO)
È il giorno della manifestazione indetta dal tifo organizzato della Lazio, in segno di protesta contro la società e il presidente Lotito. Un corteo pacifico che percorrerà la Via dei Fori Imperiali fino a raggiungere il Campidoglio, qui i sostenitori chiederanno un confronto al sindaco Gualtieri e all’assessore allo sport per sottolineare il loro dissenso verso la gestione societaria e chiedere un intervento di supporto da parte delle istituzioni.
Questo articolo è redatto da Lalaziosiamonoi.it. La riproduzione, anche parziale, dell’articolo senza citazione è vietata. I trasgressori saranno perseguibili a norma di legge. Per tutte le notizie, mercato, interviste, esclusive e aggiornamenti in tempo reale sul mondo Lazio seguite Lalaziosiamonoi.it sul portale, sulla nostra app e su tutti i nostri social. Il sito web più letto dai tifosi della Lazio since 2008.
Pubblicato il 15/07