Lazio, dal possibile addio all'incedibilità: Romagnoli resta un punto fermo

16.07.2025 08:30 di  Chiara Scatena   vedi letture
Lazio, dal possibile addio all'incedibilità: Romagnoli resta un punto fermo
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RASSEGNA STAMPA - Sembrava potesse diventare un caso, o addirittura partire. Invece no: Alessio Romagnoli resta alla Lazio, più legato che mai. Sarri lo ha blindato e confermato, considerandolo uno dei suoi fedelissimi. È il leader della difesa, l’uomo simbolo del suo sistema. Come ricorda il Corriere dello Sport, lo aveva voluto a tutti i costi nell’estate 2022 per sostituire Acerbi e ora lo ha messo in cima alla lista degli incedibili già nei primi colloqui con Lotito e Fabiani in vista del ritorno a Formello. 

Come ormai noto, al centro del malcontento c’erano alcuni premi e bonus pattuiti al momento della firma, mai riconosciuti dalla società. Per ora, però, serve pazienza: con il blocco del mercato, non è ancora il tempo delle trattative. Lotito dovrebbe tornare nel weekend a Formello, anche perché entro il 30 settembre il club dovrà rientrare nei limiti del rapporto tra costo del lavoro e ricavi, oggi oltre l’80%. 

Sul campo, invece, non ci sono dubbi: Romagnoli è un punto fermo. In un reparto ben organizzato come ha dimostrato essere quello di Sarri, può mascherare qualche difficoltà nei duelli in campo aperto e sfruttare al meglio la sua visione tattica e la pulizia nell’impostazione. 

C’è però un altro tema che riguarda la Lazio: quello dei numeri. Se Lotito è chiamato a riequilibrare i conti, Sarri dovrà riportare solidità alla retroguardia. I 49 gol subiti nell’ultima Serie A sono troppi per puntare all’Europa. Basti pensare che nel 2022/23, con soli 30 gol incassati, la Lazio chiuse al secondo posto dietro il Napoli e Provedel fu premiato miglior portiere del campionato con 21 clean sheet.